Fiumi e laghi Toscana

1000 occhi e 1000 mani, curano e rendono più sicuri i corsi d’acqua

In più occasioni abbiamo parlato di iniziative di scienza partecipata (citizen science) e anche di attività di volontariato in campo ambientale. In questa occasione trattiamo di una bella esperienza che si svolge nel nord della Toscana, fra le province di Massa-Carrara e Lucca, coinvolgendo le zone della Lunigiana, della Mediavalle del Serchio e della Piana di Lucca

L’idea promossa dal Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord fin dall’avvio della sua attività era quella di creare una rete di relazioni coinvolgendo tutti i soggetti che vivono e operano sui territori, disposti a collaborare con il Consorzio. E così è stato.

Il mezzo è l’ “adozione”, che è un patto che si prefigge lo scopo di migliorare il livello di sicurezza idraulica e di tutelare gli ambienti fluviali, promuovendo la presenza e la fruizione dei corsi d’acqua da parte dei cittadini.
La collaborazione viene attuata previa stipula di specifiche convenzioni con le associazioni del volontariato e gruppi organizzati di cittadini sul territorio e si concretizza nell’adozione di corsi d’acqua e di opere idrauliche, per i quali i volontari svolgono un’azione continuativa di presidio e monitoraggio. Inoltre, grazie alla sinergia con alcune Amministrazioni comunali, è stato possibile ampliare una ulteriore collaborazione, che coinvolge anche le aziende che si occupano del conferimento dei rifiuti, andando così a creare una “filiera” della raccolta del rifiuto abbandonato nel corso d’acqua, in cui gli attori sono: il Consorzio, il Comune, l’azienda di smaltimento e i cittadini.

I protagonisti, infatti, sono:

  • oltre 100 le associazioni che hanno adottato tratti di canali, fiumi e torrenti, impegnandosi ogni mese con i loro volontari a fare monitoraggio, controllo e la pulizia dai rifiuti abbandonati al loro interno.
  • circa 100 aziende agricole cui il Consorzio affida direttamente i lavori di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, quegli interventi periodici annuali di taglio della vegetazione, che consentono all’acqua di defluire in modo corretto.
  • 100 è anche il numero delle scolaresche che ogni anno vengono coinvolte nei progetti di educazione ambientale svolti dal Consorzio, imparando a conoscere la funzione dei corsi d’acqua, l’importanza della loro cura e che con i loro insegnanti e i tecnici consortili, in primavera vanno ad ammirare la bellezza degli ambienti naturali.

Gli ultimi interventi effettuati a fine gennaio, a Lucca, Capannori e nella Piana Lucchese, dove sabato 28 gennaio sono stati rimossi rifiuti in 20 corsi d’acqua ad opera dei volontari di tredici associazioni che si sono ritrovati in piccoli gruppi, ma contemporaneamente su altrettante zone del territorio. Un piccolo esercito di volontari, tutti spinti dalla stessa motivazione: tenere puliti i corsi d’acqua che troppo spesso vengono utilizzati come discariche. E così al termine della giornata di grande impegno civico, sono stati smantellati piccoli bivacchi, raccolti materassi, cuscini, le immancabili lattine, materiali di edilizia, cellophane, residui di imballaggi, sedie di plastica e due palloni da calcio. Una volta raccolti i rifiuti sono stati segnalati alle aziende dei rifiuti (Ascit e Sistema Ambiente) che psono passati a ritirarli e pensano allo smaltimento.

Al contempo, nel Castello di Terrarossa a Licciana Nardi (Ms), si è tenuto un incontro pubblico per raccontare l’esperienza di collaborazione che sta per compiere 10 anni, fra i cittadini e il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord. 1000 occhi e 1000 mani curano e rendono più sicuri i corsi d’acqua: sono gli occhi e le mani di tanti volontari delle associazioni del territorio che collaborano attivamente per la cura dei corsi d’acqua che hanno ricevuto in adozione dal Consorzio di Bonifica. Un’esperienza meravigliosa, resa possibile dalla passione dei volontari che ogni mese, durante il Sabato dell’ambiente, controllano e puliscono i loro corsi d’acqua dai rifiuti abbandonati. Nel corso dell’evento i volontari hanno raccontato queste giornate di pulizia: come le svolgono, come si organizzano e anche che tipologia di rifiuti trovano, comprendendo, in questo modo, il rapporto che i volontari hanno con i corsi d’acqua e il loro desiderio che i mondi naturali restino puliti e liberi dalle tracce antropiche.

Tra i temi trattati anche e soprattutto il valore della prevenzione del rischio idrogeologico rappresentata sia dagli interventi di manutenzione ordinaria sulle opere idrauliche ed anche dalle tante azioni promosse dal Consorzio contro i cambiamenti climatici, i cui effetti al suolo riguardano direttamente la sicurezza dei territori. Il clima ferito passa dalle improvvise piogge torrenziali, a periodi prolungati di siccità, come quella della scorsa estate che ha lasciato praticamente all’asciutto anche una terra storicamente ricca d’acqua come la Lunigiana.

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi

Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: