Continuiamo la collaborazione con Studio Legale Ambiente, segnalando un articolo nel quale l’avv. Cinzia Silvestri commenta una Sentenza del TAR Lombardia nel quale segue il percorso effettuato dal TAR per individuare la responsabilità del “proprietario che crede di essere incolpevole ma in realtà non lo è” per un sito inquinato da bonificare.
Il TAR espone il lungo decalogo che conferma la responsabilità solo di colui che ha inquinato (chi inquina paga) e conclude però che la Società è la “responsabile” anche dell’inquinamento dell’area limitrofa (non di sua proprietà) applicando il principio civilistico del “più probabile che non” .
Secondo il TAR gli elementi di causa riconducevano la responsabilità alla Società con alta probabilità. Continua il TAR adducendo che la prova a discarico– ovvero che l’inquinamento dell’area esterna non era riferibile alla società bensì ad altri soggetti – era a carico della società, tenuta anche ad indicare nome e cognomedella terza inquinatrice. Il TAR dunque impone l’onere alla amministrazione di ricercare il “colpevole”, a carico della Società stessa .