Siti inquinati

Bonifiche dei siti contaminati: la richiesta di partecipazione dei cittadini

Ci siamo occupati in più occasioni del tema dei siti inquinati da bonificare, Le bonifiche dei siti contaminati nelle regioni, Siti di Interesse Nazionale da bonificare: l’aggiornamento della situazione, ma anche di chi, come la giornalista d’inchiesta Rosy Battaglia si impegna per dare voce al punto dei vista dei cittadini che in queste realtà vivono Al via il crowdfunding per “Taranto chiama”.

Ora abbiamo ricevuto un documento congiunto delle associazioni e dei comitati per la salute e l’ambiente delle comunità di Manfredonia, Marghera, Barga, Taranto, Napoli e Venafro, indirizzato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Salute e per conoscenza ai rappresentanti e alle Istituzioni dei territori interessati, dal titolo “In nome del popolo inquinato“. [che riecheggia il titolo di un volume scritto da Gianfranco Amendola, un magistrato che si è sempre battuto per salvaguardare l’ambiente e perseguire chi questo ambiente lo inquina, a scapito della salute di tutti]

Il documento nasce nell’ambito delle iniziative tenutesi nella ricorrenza dello scoppio della colonna di lavaggio dell’impianto di sintesi dell’ammoniaca del Petrolchimico Enichem di Manfredonia, avvenuto il 26 settembre 1976: per fare memoria e riflettere sulle conseguenze dell’inquinamento sulla salute evidenziate anche da progetti di ricerca partecipata, il Coordinamento Salute e Ambiente di Manfredonia organizza ogni anno a fine settembre eventi e conferenze, e quest’anno, nella giornata conclusiva del 30 settembre, sono state chiamate a raccolta delegazioni di comitati e associazioni di altri siti SIN come quello di Manfredonia (siti di interesse nazionale), per condividere il percorso e tenere alta l’attenzione sull’inquinamento passato e presente.

“Ne è nato un documento che, alla luce dei ritardi negli interventi e della poca importanza che avvertiamo dalle Istituzioni relativamente al risanamento di questi territori, lancia un allarme e un grido unanime, per restituire giustizia alle popolazioni di queste realtà industriali e per rivendicare la partecipazione delle popolazioni alle decisioni relative alla bonifica dei luoghi inquinati e alle scelte sulle iniziative economiche da realizzarsi nei propri territori. Abbiamo il diritto di vivere in una terra sana e, dunque, pretendiamo che chi ha il compito di sanare questi luoghi provveda a rendere effettivi i dettami della Costituzione. Nel condividere questo documento, auspichiamo anche che tante altre realtà che vivono in territori inquinati, anche non contrassegnati come SIN, si uniscano all’appello.”

Qui sopra la registrazione dell’evento del 30 settembre a Manfredonia

Come Ambientenonsolo abbiamo deciso di raccogliere l’invito a pubblicare il documento, anche perchè in esso ci sono alcune considerazioni che condividiamo, ad esempio:

Da Manfredonia oggi, 30 Settembre 2023, si alza un’unica voce che chiede la partecipazione delle popolazioni alle decisioni sia rispetto alla bonifica dei luoghi inquinati sia rispetto alle possibili scelte di future iniziative economiche che si vogliono realizzare nei nostri territori. È una voce di sofferenza e di ribellione: manifestiamo la volontà di non essere lasciati soli dopo che la nostra terra è stata depauperata della salute e della vita.

“Le bonifiche non possono essere considerate solo come un adempimento amministrativo o al massimo una questione economica, spesso a favore degli stessi soggetti che hanno inquinato e i quali vengono pagati dallo Stato per bonificare, ma devono essere eseguite in maniera veloce ed efficace; solo con una visione diversa, più ampia della bonifica e con il primato dell’etica si potranno riaprire, nei diversi territori, le opportunità per un nuovo tipo di sviluppo, per un modello diverso di economia, che offra opportunità di lavoro ma nel rispetto della salute delle persone e dell’ambiente.”

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