La Commissione Europea, nell’ambito della revisione del Regolamento sulle emissioni dei veicoli pesanti, ha indicato che dal 2030 tutti i nuovi autobus urbani dovranno essere a zero emissioni.
In vari articoli precedenti abbiamo trattato del tema, nell’articolo “Trasporto pubblico locale 2013-2019, eppur qualcosa si muove” abbiamo visto, grazie ai più recenti (2019) dati ISTAT disponibili per i 109 comuni capoluogo di provincia o città metropolitana, a situazione del trasporto pubblico locale, ed in tale ambito anche la composizione dei parchi autobus circolanti per classi di emissioni; di come quindi sia necessario necessario investire per avere autobus meno inquinanti nelle nostre città e di come il PNRR non basta per rinnovare il parco autobus del trasporto pubblico locale, e come anche i dati più aggiornati del Ministero dei Trasporti indicano che il numero di autobus urbani a zero emissioni sia ancora molto ridotto.
Il rapporto Clean Bus Report dell’Unione Internazionale del Trasporto pubblico (UITP) fa punto sulla situazione in Europa, per quanto riguarda la diffusione di autobus a basse emissioni ed a zero emissioni, utilizzando anche i dati dello studio Chatrou Cme Solutions sul mercato europeo degli autobus, fornendo anche i dati di dettaglio di molte città europee. UITP distingue fra autobus a basse emissioni (gas naturale, ibridi, biodiesel) e a zero emissioni (elettrico, filobus, idrogeno).
Nel 2021, il mercato europeo degli autobus ha registrato 15.061 nuovi veicoli, mostrando un piccolo aumento rispetto al 2020, con 14.893 nuove immatricolazioni. La maggioranza relativa degli autobus immatricolati sono ancora diesel, ma sono passati dal 43% del 2020 al 34% del 2021; con un incremento dei veicoli a batteria che hanno rappresentato nel 2021 il 22% delle nuove immatricolazioni, mentre i mezzi a gas naturale hanno coperto una quota di mercato del 20,5%.

Complessivamente UITP stima che gli autobus urbani a batteria nel 2021 in Europa abbiano superato le novemila unità, con più di 500 mezzi di questo tipo in Francia e Germania.




Per quanto riguarda l'Italia gli autobus urbani in servizio nei comuni capoluogo di provincia (dati ISTAT 2020) erano circa 13mila, di questi il 69,2% (9.047) erano diesel, il 4,6% (607) elettrici o ibridi e il 26,2% (3.455) alimentati a metano o gpl.
Il PNRR ha finanziato l'acquisto di quasi 2.700 bus urbani elettrici o a idrogeno che dovranno entrare in servizio entro giugno 2026. A questi si aggiungeranno altre mezzi acquistati con altre fonti di finanziamento, come il Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile approvato con DPCM 30.04.2019.