Proponiamo un nuovo contributo nell’ambito della collaborazione con Pillole di tram, di cui abbiamo pubblicato, fra l’altro, in vari articoli la guida ai vantaggi di questo sistema di trasporto per le nostre città, questa volta presentiamo un articolo sul caso di Strasburgo, con particolare riguardo all’uso dello spazio pubblico.
La reintroduzione del moderno tram nel tessuto urbano non è solamente un’occasione di miglioramento ed efficientamento del sistema di trasporto pubblico, ma anche un’opportunità di miglioramento degli spazi urbani attraversati, mediante il loro completo ridisegno. Per tale motivo l’urbanistica vede nel tram una fondamentale risorsa urbanistica di rimodulazione (remodelling) degli spazi a favore di una mobilità più dolce e sostenibile.
Un caso studio molto interessante per toccare con mano il ridisegno urbanistico portato dal tram è la città di Strasburgo in Francia modello paradigmatico di tram come risorsa urbanistica.
Strasburgo prima del tram
1 maggio 1960, questa è la data in cui l’ultimo tram di Strasburgo terminò il suo servizio, vestito da carro funebre. Le motivazioni legate alla sua eliminazione (partita dagli anni ‘50) sono ravvisabili in un fenomeno comune legato a molte città europee: la concorrenza del trasporto su gomma, bus e auto in primis.
Tale scelta ha portato ad una trasformazione completa degli spazi urbani, ridisegnati in funzione dell’automobile: i numeri crescenti dell’uso dell’auto causarono la trasformazione della città, orientandone gli stili di vita (car-oriented city, il termine tecnico).
Il centro città fu completamente riscritto nelle sue funzioni: non più spazio di aggregazione sociale (space), bensì luogo di attraversamento e sosta del traffico urbano (link).
La piazza principale della città, Place Kleber, venne trasformata già negli anni ‘60 in un enorme parcheggio, e nel 1992 vedeva il passaggio di 50 mila auto al giorno.
La Place de la Gare divenne un ampio viale a quattro corsie che frammentò quella che era stata la piazza più grande della città in termini di superficie.
Strasburgo con il tram
Nel 1989 l’amministrazione scelse di seguire l’esempio di Nantes e di reintrodurre il tram, nella moderna concezione francese (con sede riservata e preferenza semaforica).
Il tram tornò in funzione nel 1994, e attualmente la rete si compone di 6 linee per 49 km di binari, in grado di trasportare più di 400 mila passeggeri al giorno.
Questa scelta fu presa per due obiettivi principali:
1. dare un nuovo impulso al trasporto pubblico;
2. rendere il tram un fattore di COESIONE SOCIALE.
Il punto 2 è fondamentale: tale coesione sociale si crea sia attraverso la ricucitura degli spazi urbani, riducendo o togliendo lo spazio pubblico concesso al traffico privato, sia nella misura in cui il tram avvicina al centro città aree suburbane densamente popolate.
Possiamo vedere due esempi concreti di questi interventi di ridisegno degli spazi.



PLACE KLEBER
PRIMA —> Piazza trasformata in un parcheggio, frammentazione degli spazi pedonali e arteria di scorrimento del traffico.
DOPO —> Nel centro città, il tram ha comportato la marcata diffusione di aree pedonali, fra cui l’intera pedonalizzazione di Place Kléber e degli spazi adiacenti.
Gli effetti della trasformazione urbanistica sono evidenti: la capacità stradale per i veicoli a motore è sparita, riportando nuovamente le persone, arrivate principalmente con i mezzi pubblici e le bici, a riappropriarsi degli spazi pubblici.
I pedoni camminano comodamente in sicurezza accanto, dietro, persino davanti ai tram.
PLACE DE LA GARE
PRIMA —> Spazio frammentato da 4 corsie veicolari, parcheggio nel piazzale della stazione.
DOPO —> “La ristrutturazione di Place de la Gare le ha restituito la sua identità di porta di accesso alla città e di luogo denso di flussi attraversato da più mezzi di trasporto. Qui la stazione del tram è stata collocata sotto la piazza e riceve luce naturale grazie all’incorporazione di una superficie trasparente a livello della strada. La modifica dei flussi di traffico ha portato alla creazione di un’ampia area pedonale nella piazza.”
Altro luogo interessante che ha visto una riqualificazione urbanistica grazie alla reintroduzione del tram è stata Place de l’homme de fer: da semplice incrocio di strade, è divenuta una delle piazze simbolo di questa metamorfosi. La fermata del tram ha portato un nuovo arredo urbano, la famosa copertura circolare in vetro, icona culturale e architettonica della città.









Conclusione
La reintroduzione del tram nella città francese ha comportato una completa RISCOPERTA degli spazi urbani, precedentemente appannaggio quasi esclusivo del traffico privato.
Il rimodello degli spazi ha portato a riequilibrare gli spazi del centro città a favore di pedoni e biciclette.
“Il progetto tramviario ha cercato di conferire alla città periferica il rispetto dei luoghi, la qualità e il mantenimento degli spazi spesso di cui gode solo il centro cittadino. Il miglioramento degli spazi pubblici è parte di un processo molto più complesso e mira a migliorare la qualità della vita in aree con gravi problemi sociali.”
Questo ultimo aspetto è assolutamente fondamentale, in quanto spesso nelle città si assiste ad una netta separazione fra la qualità degli spazi in centro e in periferia, aspetto che acuisce le differenze sociali: la riqualificazione urbanistica del tram comporta anche la ricucitura di questa rottura, portando anche gli spazi periferici a godere di una nuova qualità urbana.