ExpoMove Toscana Trasporto pubblico

Il trasporto pubblico a Firenze

Si è svolto il 7 ottobre 2022 presso ExpoMove alla Fortezza da Basso di Firenze, la tavola rotonda “Trasporto pubblico, traffico privato, mobilità sostenibile, emissioni di CO2 e NOx”, coordinata da Marco Talluri, direttore di Ambientenonsolo.

L’incontro ha costituito la continuazione naturale del precedente convegno svoltosi due giorni prima nella medesima sede su I PUMS delle città metropolitane a confronto. Verso città a zero emissioni.

Il trasporto pubblico costituisce una componente determinante di una strategia di riqualificazione urbana che punti sulla mobilità sostenibile, in un quadro di decarbonizzazione, che ricordiamo Firenze, avendo aderito alla missione europea città #NetZero2030, si propone di raggiungere entro il 2030.

E’ cruciale il contesto infrastrutturale, ed in particolare la disponibilità di trasporto pubblico locale non inquinante su ferro (tranvie), ma poi contano in termini quantitativi l’offerta di servizio al pubblico, qualitativi (regolarità, confort, puntualità, prezzi, ecc.) per i viaggiatori e l’offerta qualitativa per la città in termini ambientali (utilizzo di mezzi non inquinanti).

Su questi temi sono intervenuti l’Assessore alla mobilità del comune di Firenze, Stefano Giorgetti; il Presidente di Legambiente Firenze, Lorenzo Cecchi; l’Assessore alla mobilità della Città metropolitana e Sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini; e il Presidente di Autolinee Toscane (che fa capo a RatpDev il colosso francese del trasporto pubblico), Gianni Bechelli, che gestisce il servizio in tutta la Regione, dopo aver vinto una gara (e dopo aver superato positivamente un lungo contenzioso amministrativo intentato dal raggruppamento delle aziende perdenti).

Stefano Giorgetti
Stefano Giorgetti

Stefano Giorgetti, ha illustrato la “visione” di medio-lungo periodo che l’Amministrazione sta seguendo per procedere concretamente nel segno dell’affermazione della mobilità sostenibile e della riduzione dei veicoli privati in circolazione. Il cuore di questa strategia è costituita dalla realizzazione della rete tranviaria, che già oggi – con le due linee in esercizio – garantisce più del 30% dell’offerta di trasporto pubblico e incontra crescente successo con più di 36 milioni di viaggiatori ogni anno.

L’Assessore ha illustrato i prossimi passi con la realizzazione della “staffa” che permetterà di raggiungere Piazza San Marco, avvicinandosi quindi al cuore del Centro Storico, la linea “viola”, con due rami, che raggiungerà da una parte la Stazione di Rovezzano passando per il Campo di Marte, e dall’altra, transitando per i viali di circonvallazione intorno al centro cittadino collegherà il comune di Bagno a Ripoli. Ha ricordato anche un intervento importante come l’attivazione dell’hub intermodale con l’attivazione della nuova stazione ferroviaria “Guidoni”.

Stefano Giorgetti ha poi trattato di vari altri aspetti, quali lo “Scudo verde”, per il quale entro aprile 2023 saranno istallate le telecamere, che permetterà di vietare l’accesso ai veicoli più inquinanti ed a introdurre forme di pedaggio per gli altri, in modo da operare concretamente per ridurre il numero di mezzi privati in circolazione. L’Assessore ha anche evidenziato che sarebbero importanti interventi di differenziazione degli orari di ingresso ai luoghi di studio e lavoro, in particolare la mattina; infatti potrebbero aiutare in modo decisivo a risolvere i problemi di eccessiva domanda concentrata che mette in difficoltà il trasporto pubblico, anche tranviario.

Lorenzo Cecchi

Lorenzo Cecchi, da parte sua ha sottolineato come la mobilità costituisca un sistema complesso di elementi interconnessi che per cambiare necessitano di interventi sostanziali. Ha ribadito la condivisione della “cura del ferro”, auspicando però che ci possa essere un ripensamento sulla decisione di non attraversare il centro storico con la tranvia, ipotizzando che i due capilinea di Piazza Stazione e Piazza San Marco possano essere un domani ricollegati. Un altro intervento suggerito è quello di collegare la linea 2 con la zona industriale dell’Osmannoro e quindi con Campi Bisenzio.

Ma Cecchi si è soprattutto soffermato sul “tema culturale” della mobilità, su cui occorre investire in termini anche di formazione, per ribaltare l’idea dominante di un società “auto centrica”, e su quello tecnologico, proponendo anche per Firenze l’attivazione di interventi di “Mobilità as a Service”(MaaS), per favorire la diffusione dell’informazione, l’interscambio e l’integrazione modale (ad esempio con i servizi di sharing).

Francesco Casini

Francesco Casini ha evidenziato come il trasporto abbia un orizzonte più ampio dei confini comunali e che quindi necessita di una pianificazione metropolitana. A questa scala ha ricordato come un altro filone di intervento su cui le amministrazioni stanno operando è costituito dalla attuazione del Biciplan, con la realizzazione di una vasta rete di percorsi ciclabili.

Sul versante tariffario del trasporto pubblico ha detto che sono allo studio soluzioni innovative che favoriscono l’uso integrato dei vari mezzi di trasporto, senza aumentare i costi per gli utenti, ed anzi sono allo studio soluzioni per introdurre la gratuità per alcune categorie (es. studenti).

Gianni Bechelli

Gianni Bechelli, infine, ha ricordato come l’azienda abbia ereditato una situazione assai difficile, con un parco bus vecchio, con un età media di 13 anni e molti mezzi con venti anni di età, un numero insufficiente di autisti (meno 280 rispetto a quelli necessari), ed è fortemente impegnata per compiere una decisa svolta.

Sul versante dei mezzi, ha detto che l’azienda ha stanziato 300 milioni di euro che investirà nei prossimi anni nel rinnovo del parco bus, ai quali si aggiungeranno 150 milioni di euro messi a disposizione dalle amministrazioni.

Per quanto riguarda gli autisti ha evidenziato come sia particolarmente difficile trovare persone disponibili per questa attività professionale, che è sicuramente difficile ed usurante. Un aspetto cruciale è costituito dalla retribuzione: il contratto nazionale degli autoferrotranvieri prevede un compenso netto iniziale di 1.150 euro, che è troppo poco. Per questo Autolinee Toscana aggiunge a questo importo 250 euro come retribuzione aziendale. Oltre a questo, sull’esempio di altre realtà straniere, è stata attivata l’ “accademia del lavoro“, che permette a chi vi partecipa di prendere la patente D – necessari per guidare gli autobus – senza oneri (altrimenti “costa” 4/5mila euro), ma è anche rivolta a valorizzare la professione di “autista”, che ha una elevata componente sociale e di utilità pubblica. Ci si è anche rivolti al terzo settore per favorire la disponibilitò di persone che hanno problemi sociali ed avviarli verso questo tipo di lavoro.

Sul versante tecnologico ha segnalato la app Moovit, con la quale sarà possibile ottenere tutte le informazioni sul trasporto pubblico e sugli altri sistemi di mobilità, compreso i tempi di arrivo in tempo reale alle fermate.

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