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IPCC: il cambiamento climatico 2021 in una sintesi per tutti

Il Climate Media Center Italia ha curato la traduzione in italiano del documento redatto dall’IPCC – The Intergovernmental Panel on Climate Change (l’organo delle Nazioni Unite per le valutazioni scientifiche sul cambiamento climatico) Climate Change 2021: Summary for All. Si tratta di una sintesi rivolta a tutti i cittadini rispetto ai documenti tecnici redatti dagli scienziati dell’IPCC per valutare l’evoluzione del clima nel 2021, fra i quali anche una sintesi rivolta ai decisori politici.

Il riscaldamento globale

Il riscaldamento globale ha già causato cambiamenti diffusi, rapidi e sempre più intensi. Alcuni cambiamenti non hanno precedenti in migliaia o addirittura milioni di anni

Il cambiamento climatico non si riferisce solamente a un riscaldamento globale; stanno avvenendo cambiamenti diffusi nell’atmosfera, nelle terre emerse, negli oceani e nei ghiacci.

Atmosfera

•  Tra il 2011 e il 2020, la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 1,1°C rispetto alla temperatura media della fine del XIX secolo (prima della rivoluzione industriale) e risulta più calda di qualsiasi altro periodo degli ultimi 100.000 anni.

•  Ognuno degli ultimi quattro decenni è stato più caldo di qualsiasi altro decennio dal 1850 a oggi. Il mondo si sta riscaldando più velocemente che in qualsiasi altro periodo degli ultimi duemila anni.

•  I livelli di gas serra nell’atmosfera continuano ad aumentare a causa delle nostre emissioni. Le concentrazioni di anidride carbonica (CO2) sono le più alte degli ultimi 2 milioni di anni. Le concentrazioni di metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) sono le più elevate rispetto ad almeno gli ultimi 800.000 anni.

Terre emerse

•  Le precipitazioni sulla terraferma sono aumentate a partire dagli anni Cinquanta. Nelle regioni tropicali piove sempre di più durante le stagioni umide e sempre meno durante le stagioni secche.

•  Molte specie vegetali e animali si sono spostate più vicino ai poli e a quote più elevate, per seguire gli spostamenti delle zone climatiche.

• Per alcune specie vegetali dell’emisfero nord, la stagione di crescita si è allungata (fino a 14 giorni in più dagli anni Cinquanta) e, in generale, la superficie terrestre è diventata più verde dall’inizio degli anni Ottanta.

Ghiacci

•  Molte delle aree ghiacciato della Terra stanno rapidamente fondendo. In generale, le nevicate stanno diminuendo. Il ritiro generalizzato dei ghiacciai dal 1950 è senza precedenti da almeno 2.000 anni.

•  L’area del Mar Glaciale Artico coperta dal ghiaccio marino in estate è ora del 40% meno estesa rispetto agli anni Ottanta, la minore estensione mai registrata, e ha raggiunto il minimo rispetto ad almeno mille anni a questa parte.

•  La copertura nevosa nell’emisfero nord è diminuita dalla fine degli anni Settanta e alcune aree del mondo con suolo solitamente ghiacciate tutto l’anno (permafrost) si sono riscaldate e scongelate.

•  Le calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartide si stanno riducendo, così come la maggior parte dei ghiacciai di tutto il mondo, aggiungendo enormi quantità di acqua dolce agli oceani.

Oceano

•  Il 90% del calore extra associato al riscaldamento globale è stato assorbito dagli oceani. L’oceano si sta riscaldando più velocemente che in qualsiasi altro periodo da almeno 11.000 anni a questa parte.

•  Il livello del mare si è alzato a livello globale di circa 20 centimetri dal 1900. L’innalzamento è il più rapido che in qualsiasi altro periodo da almeno 3.000 anni a questa parte e la velocità di innalzamento sta aumentando.

•  Assorbendo anidride carbonica dall’atmosfera, l’oceano si sta acidificando. Lo strato superficiale dell’oceano è ora insolitamente acido rispetto agli ultimi 2 milioni di anni.

I gas serra

Alcuni gas presenti nella nostra atmosfera – come l’anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto – agiscono come una coperta isolante. Riscaldano la Terra rendendo più difficile il rilascio di calore verso lo spazio. È un po’ come una coperta che avvolge il nostro corpo tenendoci al caldo, o come le pareti di una serra che aiutano a mantenere l’aria all’interno più calda di quella esterna.

Questo effetto è chiamato effetto serra, e i gas che catturano il calore sono chiamati gas serra. L’effetto serra è un processo naturale che rende la Terra vivibile per gli esseri umani: senza l’effetto serra naturale, la temperatura media globale sarebbe di circa 33°C più bassa di quella attuale. Tuttavia, dal XIX secolo le attività umane hanno emesso sempre più gas serra nell’atmosfera, soprattutto a causa dell’utilizzo di combustibili fossili (carbone, petrolio e gas), ma anche a causa delle attività agricole e della deforestazione. Queste azioni hanno aumentato l’effetto serra, causando un riscaldamento globale.

L’energia in eccesso viene assorbita in modo differente dalle diverse parti del pianeta: Il 91% viene assorbito dagli oceani, il 5% dalle terre emerse, il 3% dai ghiacci. Solo l’1% del calore extra viene assorbito dall’atmosfera. Questo riscaldamento ha causato cambiamenti in molti aspetti del clima.

Gli eventi estremi

Tutte le regioni del mondo devono ora affrontare eventi estremi (ondate di calore, siccità e precipitazioni intense) che sono generalmente più intensi e si verificano con maggior frequenza. Ogni regione subisce diversi tipi di eventi estremi. Dagli anni Cinquanta, in tutte le regioni abitate si sono verificate ondate di calore più frequenti e più intense, mentre gli eventi estremi freddi sono stati meno frequenti e di minore entità. In molte regioni si sono verificate precipitazioni più intense (che possono aumentare il rischio di inondazioni). I suoli di alcune regioni sono diventati molto più aridi, causando fenomeni di siccità più gravi che hanno un impatto negativo sull’agricoltura, l’uomo e la natura in generale. Ai tropici, i cicloni tropicali più vigorosi – conosciuti col nome di tifoni e uragani – sono diventati più intensi. Il riscaldamento globale ha anche fatto sì che alcuni fenomeni estremi avessero luogo dove prima non erano comuni (ad esempio, i cicloni tropicali e le ondate di calore estreme).

I cambiamenti climatici causati dall’uomo hanno aumentato la probabilità di assistere a più eventi meteorologici estremi contemporaneamente o a breve distanza l’uno dall’altro; si tratta dei cosiddetti eventi multipli. Gli eventi multipli possono avere un impatto sulla natura e sull’uomo ancora maggiore di quello che questi fenomeni causerebbero singolarmente. Ad esempio, siccità unita a caldo estremo aumenta il rischio di incendi boschivi, di morte del bestiame o di perdita dei raccolti. Con un livello medio del mare più elevato, una forte tempesta aumenta il rischio di un simultaneo aumento estremo del livello del mare e di forti precipitazioni, con conseguenti inondazioni costiere.

Il clima futuro

Molti aspetti del cambiamento climatico continueranno ad aumentare con il riscaldamento della Terra. Ondate di calore, forti precipitazioni e siccità continueranno a diventare più gravi e più frequenti. Le precipitazioni sulla terraferma, comprese quelle monsoniche, diventeranno più variabili e intense: alcune aree diventeranno più secche, altre più umide. L’ulteriore riscaldamento amplificherà anche la fusione e lo scongelamento di molte zone ghiacciate del mondo, come le nevi, i ghiacciai, il permafrost e il ghiaccio marino artico. Ad esempio, si stima che il Mar Glaciale Artico sarà del tutto privo di ghiaccio marino nel mese più caldo dell’anno (settembre) almeno una volta prima del 2050. I cicloni tropicali diventeranno più forti. Alcuni cambiamenti climatici diventeranno man mano più gravi con un riscaldamento globale di 1,5°C, 2°C e 4°C.

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