Secondo uno studio apparso sulla rivista Journal of Applied Ecology, organo ufficiale della British Ecological Society, i giardini e i parchi delle città sarebbero aree che operano un notevole assorbimento e sequestro della CO2 dal comparto atmosferico (mediante il processo fotosintetico).
Utilizzando rilevazioni satellitari e informazioni raccolte nel corso di visite a parchi e giardini di Leicester comprese aree private, giardini domestici, campi da golf, aree industriali abbandonate, aiuole a fianco delle strade e le rive dei fiumi) – una cittadina di circa 300mila abitanti, che si estende per 73 km2 – ( i ricercatori hanno stimato che nella vegetazione di questa città inglese (che si estende per circa 47 milioni di metri quadrati) sono sequestrate 231.000 tonnellate di carbonio, equivalenti a oltre 3 kg di CO2 per metro quadrato di città.
Per questo si sono sviluppate varie iniziative per lo sviluppo del verde, vedi ad esempio Mosaico verde: messi a dimora in Italia oltre 300mila alberi e la stessa Commissione Europea si è proposta l’obiettivo di piantare Tre miliardi di alberi in Europa entro il 2030.
Peraltro la possibilità di frequentare spazi verdi è riconosciuta da molte parti come una modalità per contribuire a salvaguardare la salute ed il benessere personale. La stretta connessione tra il verde e la salute, considerati gli impatti benefici che le aree verdi determinano sul benessere fisico e psichico delle persone nelle diverse fasce di età e categorie di utenza, come è molto ben spiegato in questo articolo Ricercando la lentezza a Edimburgo – Make it natural: un albero al giorno toglie il medico di torno.
Complessivamente le aree naturali protette ed il verde pubblico – secondo i dati più recenti messi a disposizione da ISTAT – si estendono nei 107 comuni capoluogo di provincia e città metropolitana per un totale di 3.775 chilometri quadrati, pari al 19% della superficie complessiva di questi comuni. Se rapportiamo però i dati totali del verde al numero di abitanti abbiamo un dato procapite di 215 m2 per abitante. Vi sono però differenze importanti, sia fra le diverse regioni che fra i capoluoghi di città metropolitana e di provincia.
I capoluoghi di 12 regioni italiane si collocano al di sopra della media nazionale, con dati anche notevolmente superiori, come è il caso della Basilicata, dell’Abruzzo e dell’Umbria. Viceversa, Campania, Piemonte e Lombardia hanno una quantità di verde pro-capite inferiore a meno della metà del dato medio nazionale.
Densità di verde a disposizione per ogni abitante dei comuni capoluogo
Per quanto riguarda i capoluoghi di città metropolitana, solamente cinque su 14 sono al di sopra del dato medio complessivo delle città metropolitane di 14 m2 / abitante, per non parlare del dato medio nazionale riferito all’insieme dei capoluoghi di provincia e città metropolitana (215 m2/abitante), sono nell’ordine discendente: Venezia, Messina, Cagliari, Reggio Calabria e Roma. Bari, Torino e Napoli non arrivano neppure ad assicurare almeno 50 metri di verde a persona.
Migliore la situazione nei capoluoghi di provincia, che registranmo una media nazionale di 296 m2 / abitante; 34 sono le città che hanno una quota pro-capite di verde superiore, con in testa un gruppo di comuni che addirittura registrano più di mille metri quadrati di verde ad abitante: L’Aquila, Enna, Grosseto, Matera, Ravenna e Rieti.
Nelle tabelle interattive che riportano i dati degli 83 comuni capoluogo di provincia è anche presente una casella per la ricerca dei dati di uno specifico comune.
Aree naturali e verde urbano
Nelle tabelle che seguono sono distinte le due grandi categorie di verde indicate dai dati ISTAT, e cioé da una parte le aree naturali protette ed i parchi agricoli e dall'altra il verde urbano.Vediamo che per i capoluoghi di città metropolitana la prima tipologia è nettamente prevalente, in alcuni casi (Roma, Venezia e Messina) decisamente in modo molto netto, fra l'altro spiegando il "primato" di Venezia e Messina che abbiamo visto sopra. Per la capitale evidentemente incide l'ampoiezza del territorio comunale. Viceversa Milano ha quasi solamente verde urbano, riflettendo un territorio comunale interamente urbanizzato.
Analogamente per i capoluoghi di provincia i comuni con una quota pro-capite di verde maggiore per abitante (L'Aquila, Ravenna, Matera, Grosseto) godono per l'appunto una notevole presenza di verde non urbano.
Verde urbano in dettaglio
C'è anche da osservare che nella dotazione di verde urbano ci sono varie tipologie di situazioni, indicate in dettaglio nella tabella che segue e che comprende ad esempio anche i cimiteri, le aree sportive, ecc.
Nelle due tabelle interattive che seguono (è possibile ordinarle per singola colonna) è interessante notare le diversità delle singole città.