Secondo l’aggiornamento del sito “Urban Access Regulations in Europe“, che raccoglie informazioni sulle limitazioni al traffico nelle città europee, attualmente 320 aree urbane europee limitano i veicoli più vecchi.
Il sito distingue fra varie tipologie di limitazioni, raggruppandole in due voci, anche se poi le loro caratteristiche sono in realtà abbastanza diverse da Paese a Paese:
- “Low Emission Zones” (LEZs), sono inserite le città con aree in cui i veicoli più inquinanti sono sottoposti a limitazioni nella circolazione. Per quanto riguarda l’Italia sono inserite le ZTL (Zone a Traffico Limitato);
- “Urban Road Toll“, sono città nelle quali l’ingresso in una zona è soggetto a pagamento. Questo è di solito fatto per ridurre la congestione del traffico o ingorghi in città, ma può anche migliorare altri problemi, come la qualità dell’aria e il rumore. Nella maggior parte delle città il denaro raccolto dagli schemi è di solito speso per migliorare il trasporto dentro e intorno alla città. Gli esempi più noti sono a Londra e Stoccolma.
E’ possibile visualizzare nel sito la situazione relativa a 320 aree urbane europee, navigando nel sito per nazione / regione / città, oppure effettuando una ricerca puntuale, ed in entrambi i casi si arriva in una pagina in cui sono contenute informazioni dettagliate sulle caratteristiche delle diverse forme di regolazione / limitazione nella circolazioen dei veicoli.
In alcuni casi sono presenti anche indicazioni relative a provvedimenti già assunti con un orizzonte di attuazione di lungo periodo, è ad esempio il caso di Parigi dove è già disponibile l’indicazione dell’area “Zero Emission Zone”, dove dal 2030 nei giorni feriali dalle 08:00 alle 20:00 i veicoli a benzina o diesel non portranno circolare e la circolazione sarà possibile solamente per i veicoli elettrici o a celle a combustibile a idrogeno.

Utilizzando i dati di questo sito, nel quale è presente anche una sezione con le notizie sugli aggiornamenti relativi all’adozione di nuovi provvedimenti da parte delle città, la campagna europea Clean Cities – di cui abbiamo visto altre iniziative Verso la mobilità ad emissioni zero nel 2030: a confronto 36 città europee, Siete pronti a chiedere #StreetsForKids?, Clean cities: 300 milioni di abbonamenti mensili al trasporto pubblico per il prezzo dei sussidi per i carburanti – ha analizzato il quadro delel situazioni esistenti.
Clean Cities ha evidenziato come l”Italia abbia 172 zone a bassa emissione (in genere ZTL), più di qualsiasi altro paese europeo. La Germania ha attualmente 78 Zone a Bsse Emissioni (LEZs), il Regno Unito 17, i Paesi Bassi 14 e Francia 8. Il Portogallo ha un solo LEZ, a Lisbona. Poche restrizioni sono in atto nei paesi dell’Europa centrale e orientale, ma la Polonia e la Bulgaria sono destinati a adottare LEZs nei prossimi mesi.

La netta maggioranza delle limitazioni al traffico vieta l’ingresso, in genere alle auto diesel con standard Euro 4 o precedenti e alle auto a benzina a Euro 3 o precedenti, ma in alcune città l’accesso è consentito a pagamento. Le limitazioni al traffico a volte si estendono anche alle zone perificeriche ed alle strade tangenziali.
Si prevede che il numero di LEZs saranno più di cinquecento entro il 2025, sulla base di piani già adottati. La crescita sarà più maggiore in Spagna, dove 146 nuove LEZs sarà in atto entro il 2024, mentre in Francia, 34 nuovi LEZs saranno in vigore entro il 2025.
Le limitazioni attuali in 27 città sono destinate a diventare più stringenti, fra di esse Londra, Parigi ed Amsterdam. Parigi, Amsterdam e Copenaghen vieteranno l’ingresso a tutti i veicoli a benzina e diesel entro la fine del decennio, seguiti da Bruxelles nel 2035.

Questa lista è destinata a crescere dopo che 100 città questa primavera si sono impegnate a diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2030. L’UE vuole che tutte le città europee siano a zero emissioni di carbonio entro il 2050.

