Abbiamo visto in Citizen science al lavoro come fra i tanti temi nei quali la partecipazione dei cittadini ad attività di monitoraggio ambientale possa essere davvero preziosa, c’è anche quello degli odori.
Sempre più spesso le agenzie per la protezione dell’ambiente (Arpa/Appa) ricevono segnalazioni inerenti fenomeni di maleodorante, siano essi generati da impianti noti, ad esempio complessi petrolchimici come la raffineria di Livorno o quella di Falconara Marittima, così come in prossimità di impianti di trattamento dei rifiuti, oppure da parte di situazioni meno facilmente individuabili, come è accaduto ad esempio per due estati in zone della Versilia.
Mentre le emissioni di inquinanti in atmosfera sono comunque misurabili con apposite strumentazioni, assai più complessa è la rilevazione degli odori, per i quali incide anche notevolmente una componente soggettiva. Per questo il coinvolgimento attivo della popolazione costituisce una risorsa importante per costruire esperienze di scienza partecipata, ed affrontare problematiche anche complesse con un’ottica innovativa.
E’ il caso di un progetto, presentato all’Incontro nazionale della Citizen science Italia del novembre scorso, NOSE (Network for Odour SEnsitivity), nato nel 2019 dalla collaborazione tra CNR-ISAC e ARPA Sicilia.
Con l’obiettivo di identificare l’origine delle molestie olfattive registrate nelle Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA)sono stati coinvolti i cittadini attraverso l’utilizzo di una App che raccoglie in tempo reale le segnalazioni georeferenziate (in forma anonima) delle molestie olfattive che in precedenza erano inviate a mezzo fax o telefono ai diversi organi territoriali. La APP NOSE può essere utilizzata direttamente e gratuitamente dai cittadini e scaricata all’indirizzo https://nose-cnr.arpa.sicilia.it/ previa registrazione.

La messa a punto delle attività ha riguardato inizialmente (settembre 2019) per l’AERCA di Siracusa, da febbraio 2020 l’AERCA della Valle del Mela e per la macro-zona di Catania)
In presenza di una molestia olfattiva il cittadino può indicare il tipo di odore percepito, la sua intensità e il disturbo che ne consegue. E’ inoltre possibile fornire discrezionalmente altri dettagli in un campo di testo libero. Ciascun cittadino può inviare segnalazioni ogni due ore. Per rendere operativa questa azione, ossia per attivare la APP sul proprio smartphone, è sufficiente che l’utente si registri al servizio col proprio numero di cellulare, a cui viene inviato via sms un codice per confermare l’attivazione.
Tutte le segnalazioni ricevute sono registrate su un database georeferenziato visualizzabile dagli utenti sulla APP stessa. I dati aggregati per Comune sono disponibili a partire dalle ore 7.00 del giorno successivo alla segnalazione.
Dall’avvio del progetto a dicembre 2020 sono state ricevute oltre 12mila segnalazioni, con un picco di 800 in un solo giorno. I cittadini nel progetto assumono il ruolo strategico di “sensore attivo”. Sperimentalmente, è stato osservato che più è grande il numero di cittadini-utenti (sensori) che afferiscono ad una area di riferimento, maggiore è il dettaglio d’informazioni che NOSE riesce ad estrapolare.
Quando le segnalazioni superano una soglia critica, scatta l’attività di campionamento dell’aria, in modalità manuale o automatica, tramite campionatori installati in aree, scelte in funzione delle segnalazioni arrivate attraverso il NOSE e delle conoscenze sulle pressioni presenti dei territori. Sui campioni di aria prelevati vengono effettuate delle analisi chimiche ed odorimetriche.
Dalle segnalazioni dei cittadini, tramite il modello meteorologico MOLOCH, la APP genera in via sperimentale le “retro-traiettorie” volte ad identificare il percorso a ritroso compiuto dalle masse d’aria odorigene, al fine di stimare la relazione sorgente-recettore. In altre parole, a partire dalle segnalazioni pervenute alla APP NOSE, il modello è in grado di fornire, in tempo reale, la migliore approssimazione delle traiettorie compiute dalle masse d’aria in atmosfera, tracciando il loro percorso all’indietro per 3 ore, partendo dall’istante e dalla posizione georeferenziata delle segnalazioni.

A marzo 2021 è stato pubblicato un primo report annuale sulle segnalazioni ricevute da NOSE dall’inizio delle attività fino a fine 2020.
Nel 2020 le segnalazioni pervenute dalla AERCA di Siracusa e dalla macro-zona di Catania, hanno individuato 38 eventi odorigeni, di cui 8 nella AERCA di Siracusa e 29 nella macroarea di Catania, per i quali è stato quasi sempre possibile, grazie all’elaborazione delle retro traiettorie e all’analisi anemologica, individuare l’area di origine ed in alcuni casi la specifica attività produttiva che l’ha causata, guidando così le attività di controllo e migliorando gli strumenti conoscitivi sull’impatto delle varie attività nei relativi territori.