Un anno dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dopo una revisione sistematica delle evidenze scientifiche, ha pubblicato le nuove linee guida sulla qualità dell’aria con raccomandazioni per le concentrazioni massime dei principali inquinanti atmosferici da non superare per rutelare la salute umana , più di 100 organizzazioni in 17 paesi del l’UE hanno invitato i loro ministri della Salute e del l’Ambiente a salvare vite umane e a proteggere la natura dal l’inquinamento dell’aria adottando standard in linea con le indicazioni dell’OMS nell’aggiornamento della Direttiva UE in corso di predisposizione.
L’inquinamento atmosferico è il più grande rischio ambientale per la salute in Europa, con una stima di 400.000 morti premature all’anno e un costo stimato fino a 940 miliardi di euro all’anno per l’UE.

L’insostenibile onere per la salute e l’ambiente derivante dall’inquinamento atmosferico è in gran parte prevenibile. A livello UE, la pubblicazione della proposta legislativa che rivede le direttive UE sulla qualità dell’aria ambiente, che stabilisce standard per l’aria pulita, è prevista per il 26 ottobre 2022 come parte del pacchetto sull’inquinamento zero. In questo aggiornamento cruciale per la salute pubblica, il Consiglio Europeo ha un’opportunità unica per salvare vite umane e prevenire malattie su scala senza precedenti.

Le nuove raccomandazioni dell’OMS suggeriscono concentrazioni massime notevolmente più basse rispetto ai limiti in vigore nei Paesi UE in base alla Direttiva ancora in vigore per i principali inquinanti, in particolare per il particolato con diametro < 2,5 μm (PM2,5), che provoca il maggior carico sanitario nell’UE, per la quale si raccomanda ora una concentrazione annua di 5 μg/m³ che corrisponde alla metà della precedente raccomandazione dell’OMS di 10 μg/m³ e cinque volte inferiore all’attuale norma dell’UE di 25μg/m³.
Per il biossido di azoto (NO2), che è stato oggetto di un intenso esame nelle discussioni sui trasporti stradali e sui divieti di circolazione nelle città, si raccomanda ora una nuova concentrazione annua di 10 μg/m³ , una diminuzione significativa rispetto alla precedente raccomandazione dell’OMS di 40 μg/m³, che è anche l’attuale standard UE.
Anche in Italia 18 associazioni si sono rivolti a tutti i partiti politici per sostenere l’iniziativa europea attraverso la seguente lettera:
Richiesta di impegno a proteggere vite umane e natura dall’inquinamento atmosferico, con standard UE di qualità dell’aria rivisti su base scientifica
Gentilissimo\a,
Pochi giorni orsono, il 7 settembre, è ricorsa la Giornata internazionale dell’aria pulita, per promuovere un’azione globale volta a combattere l’inquinamento atmosferico, una delle più grandi sfide sanitarie e ambientali del nostro tempo.
Alla fine di questo mese sarà trascorso un anno da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dopo una revisione sistematica delle evidenze scientifiche, ha pubblicato le Nuove Linee Guida sulla Qualità dell’Aria con raccomandazioni per le concentrazioni massime dei principali inquinanti, mirate a prevenire esiti negativi sulla salute della popolazione.
L’inquinamento atmosferico è il più grande rischio ambientale per la salute in Europa, dove si stima causi 400.000 morti premature all’anno. Solo nel nostro Paese, ciò rappresenta 60.000 vite perse prematuramente. Secondo l’OMS è anche, dopo il fumo di tabacco, la seconda causa di morte per malattie non trasmissibili (NCD). Il 97% della popolazione urbana nell’UE vive attualmente in aree con scarsa qualità dell’aria.
L’inquinamento atmosferico è anche una delle principali preoccupazioni a cui bisogna dare risposta se si vuole proteggere la natura. Nella sua valutazione iniziale d’impatto, la Commissione europea ha stimato i costi dell’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ecosistema fino a 54 miliardi di EUR all’anno. Secondo tale valutazione, nel territorio dell’UE, i limiti di eutrofizzazione vengono superati nel 62% delle aree ecosistemiche e nel 73% delle aree Natura 2000.
Il costo dell’inquinamento atmosferico è stimato fino a 940 miliardi all’anno per l’UE. Nonostante il nostro paese abbia già subito ben tre condanne – due delle quali assai recenti – da parte della Corte di Giustizia Europea per violazione dei limiti di legge ancora diverse città italiane dominano la “top 10” della classifica europea quanto ad inquinamento e il costo per il nostro paese rappresenta circa il 5% del nostro PIL.
Ciò include i costi sanitari legati alla morte prematura e alle malattie legate all’inquinamento atmosferico, alle perdite di produttività dovute sia alle giornate lavorative perse che alla riduzione della produttività dei lavoratori, alle perdite di raccolto, al deterioramento del paesaggio naturale che colpisce il settore turistico e ai danni agli edifici.
Il carico inaccettabilmente elevato per la salute e l’ambiente derivante dall’inquinamento atmosferico è in gran parte prevenibile.
Nel contesto di una pandemia di natura senza precedenti, è giunta l’ora di concentrare l’attenzione sulla protezione della salute e la prevenzione delle malattie. A livello europeo è prevista per il 26 ottobre 2022, nell’ambito del pacchetto inquinamento zero, la pubblicazione della proposta legislativa di revisione delle Direttive UE sulla Qualità dell’Aria Ambiente, che fissa gli standard sulla qualità dell’aria. Questo aggiornamento degli standard, cruciale per la salute pubblica, offre al Consiglio Europeo un’opportunità unica per salvare vite umane e prevenire malattie su una scala di valori senza precedenti.
Le nuove raccomandazioni dell’OMS suggeriscono, infatti, per i principali inquinanti concentrazioni massime molto inferiori rispetto a quelle attuali, questo soprattutto per il particolato con diametro < 2,5 μm (PM2,5), che causa il maggior onere sanitario nell’UE. Per questo inquinante viene raccomandata ora una concentrazione annua di 5 μg/ m3, la metà della precedente raccomandazione dell’OMS di 10 μg/m3, e cinque volte inferiore a quella vigente nella UE di 25 μg/m3.
Per il biossido di azoto (NO2), che è stato oggetto di esame nell’ambito delle discussioni riguardanti l’inquinamento derivante dal trasporto su strada e i divieti di circolazione nei centri urbani, è ora raccomandata una nuova soglia di concentrazione annuale di 10 μg/m3, con una riduzione significativa rispetto alla precedente raccomandazione dell’OMS di 40 μg/m3, che è anche l’attuale standard dell’UE.
Le sottoscritte associazioni e persone che operano in campo medico, sanitario e ambientale si appellano affinché, nella prossima legislazione, voi vi impegnate per proteggere la salute delle persone dall’inquinamento atmosferico – ed in particolare quella dei gruppi vulnerabili come i bambini o i pazienti già affetti da malattie – sostenendo, nell’ambito della prossima revisione della Direttiva sulla Qualità dell’Aria Ambiente, standard vincolanti UE in materia di aria pulita tali da soddisfare pienamente le raccomandazioni dell’OMS sulla qualità dell’aria, al più tardi entro il 2030.
Più a lungo persisterà il divario tra evidenze scientifiche e limiti previsti dalla normativa, più a lungo l’UE non riuscirà a prevenire le morti premature e le malattie legate all’inquinamento atmosferico.
Chiediamo quindi a tutti i partiti politici una presa di posizione e di impegno rispetto alla nostra richiesta. Auspichiamo che sulla questione in oggetto non ci siano divisioni: la necessità di agire urgentemente è inequivocabilmente chiara e forte.
In attesa di un Vostro riscontro, confidiamo e Vi ringraziamo sin d’ora per il vostro supporto.
Distinti saluti,
- Associazione Medici per l’Ambiente- ISDE – Roberto Romizi
- Cittadini per l’aria onlus – Anna Gerometta
- Lipu – BirdLife Italia – Danilo Selvaggi
- Greenpeace Italia – Alessandro Giannì
- The Good Lobby Italia – Federico Anghelé
- Kyoto Club – Gianni Silvestrini
- Apincittà-aps – Mattia Roberto Cappello
- Federazione Nazionale Pro Natura – Mauro Furlani
- Cittadini Reattivi APS- Rosy Battaglia
- Clean Cities Campaign – Claudio Magliulo
- We are here Venice – Jane da Mosto
- Comitato Tutela Ambientale Genova Centro-Ovest – Enzo Tortello
- Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova – Enzo Tortello
- NoFumi odv, Ancona – Cristiana Paoletti
- Comitato Torino Respira – Roberto Mezzalama
- Associazione Livorno Porto Pulito – Luca Ribechini
- Campagna di sensibilizzazione sulla qualità dell’aria di Parma – Caterina Nizzoli
- Associazione “Tutta la Città Insieme” – Venezia – Giovanni Andrea Martini