di Pillole di tram
Pillole di tram ha pubblicato una piccola guida ai vantaggi del tram come una soluzione ottimale per le città di medie dimensioni del nostro Paese che qui riproponiamo. In due precedenti precedenti articoli abbiamo visto tre caratteristiche di questo mezzo di trasporto: pianale ribassato, certezza di orario, capacità di attrazione, non si accoda, meno vetture per funzionare, impatto ambientale, opera urbanistica, pedonalizzazione e parcheggi scambiatori.
Proseguiamo ora con altre caratteristiche.
Impatto sulla sicurezza
Molti cittadini hanno paura che l’inserimento del tram possa portare ad un aumento di incidenti lungo le strade interessate. È normale avere dubbi e paure di fronte ad un’opera nuova che si inserisce nel tessuto urbano, ed è necessario quindi rispondere alla domanda: il tram è un mezzo sicuro?
La via più facile sembra essere quella di cercare su internet “tram ed incidenti”, ma non sempre la via più facile è anche quella corretta. Su internet si può trovare di tutto, e sopratutto può mancare il controllo dell’informazione: cercare su google rischia di creare maggiore confusione e disinformazione (anche perché su google si possono trovare di conseguenza anche bus ed incidenti e via dicendo). Per un tema così delicato bisogna rivolgersi alla letteratura scientifica, è chiaramente una via più lunga, ma necessaria se si vuole comprendere la complessità del problema.
Partiamo da una premessa doverosa: qualsiasi mezzo di trasporto ha purtroppo degli incidenti, il tram non ne è esente. La sicurezza di un mezzo si stima con l’indicatore di Incidentalità, calcolato con la formula: numero di incidenti per 10.000 km
Il report “Accidentology of tram: analysis of reported events” (2015) ha analizzato tutti gli incidenti che hanno coinvolto il tram in Francia nel 2013, essi sono stati 2055. Qualcuno potrebbe spaventarsi di questo numero, in realtà esso corrisponde allo 0,33 dell’indicatore di incidentalità rispetto allo 0,71 del bus (anche i bus fanno incidenti e anche molto più dei tram, ma non per questo bisogna smettere di usarli e di creare linee).
La ricerca di Marti e colleghi Tram Safety in Mixed Traffic: Best Practices from Switzerland (2016) ha confrontato i dati di incidentalità del tram nel periodo compreso tra il 2010 e il 2013, in alcune città svizzere, tra cui Zurigo e Ginevra, nell’intera nazione svizzera, in Francia e negli Stati Uniti d’America. Il tasso di incidentalità è molto basso, di circa 2-22 incidenti per millione di passeggeri-km.

Nel 2011 in Germania, l’Ente federale di statistica ha calcolato la media del numero di feriti o morti per un miliardo di passeggeri/km dal 2005 al 2009 considerando cinque mezzi di trasporto:
- auto: è risultato essere il mezzo più pericoloso, con 276 feriti e 2,9 morti per un miliardo di passeggeri/km
- autobus: 74 feriti e 0,17 morti per un miliardo di passeggeri/km
- tram: 42 feriti e 0,16 morti per un miliardo di passeggeri/km
- treno: 2,7 feriti e 0,04 morti per un miliardo di passeggeri/km
- aereo: 0,3 feriti e quasi 0 morti morti per un miliardo di passeggeri/km
Concludendo, osservando i dati in possesso della letteratura scientifica, è possibile affermare che il tram è un mezzo di trasporto relativamente sicuro, cioè in misura maggiore rispetto ad altri mezzi che percorrono le strade urbane, come l’automobile, l’autobus, il taxi e i motocicli.
Inoltre quando si inserisce un tram si ottiene uno shift modale, cioè una percentuale di utenti che passano dal mezzo privato al mezzo pubblico, e questo porta un effetto di riduzione del tasso di incidentalità nelle strade urbane.
Il tema degli incidenti è un tema estremamente delicato poiché coinvolge purtroppo vittime, è molto difficile trattarlo ed è per questo che vi chiediamo di rivolgervi sempre agli esperti del settore e di non prestare ascolto a chi usa un tema del genere per un’ideologia politica, qualunque essa sia.



Tram bidirezionali
I tram moderni vengono sempre più costruiti dotandoli della caratteristica della bidirezionalità, cosa che li distingue nettamente dai bus. Un tram bidirezionale presenta la cabina di guida sia in testa al veicolo che in coda, come è possibile osservare dal modello del Solaris “Tramino” operativo a Jena, in Germania.

Quali sono i vantaggi della bidirezionalità? Ne illustra alcuni l’urbanista Roberto Arsuffi, fondatore del progetto Urbanfile:
Permette l’immediata inversione di marcia del tram in caso di necessità, come lavori in corso o di ostruzione di un tratto, utilizzando binari di interscambio. Questo consente di deviare la linea per il tratto interessato, e quindi di non avere lunghe deviazioni o soppressioni.
Permette la costruzione di capolinea più economici, che non necessitano di una struttura ad anello per invertire la marcia del veicolo, cosa che comporta un risparmio di spazio.
Il non avere la necessità di un anello comporta la realizzazione di ulteriori prolungamenti di una linea in maniera più semplice.
Generalmente non si tende a costruire una linea tranviaria molto lunga, bensì si progetta per tratti funzionali, che dall’area urbana si spostano gradualmente verso le zone suburbane.







