E’ stato recentemente pubblicato dalla Campagna Clean Cities e da Trasnsport & Environment il rapporto Quantifying the impact of low and zero-emission zones in six European cities (Bruxelles, Londra, Madrid, Milano, Parigi, Varsavia).
Per ogni città, sono stati considerati tre scenari alternativi, concentrandosi sui punti di monitoraggio di ogni città relativi con le concentrazioni più alte nell’anno di riferimento (2019), generalmente considerato per rappresentare la qualità dell’aria peggiore in tutta la città nel suo complesso. Questo studio non ha incluso altre città in Europa, ma studi incentrati su città specifiche hanno dimostrato risultati simili.
Lo studio mostra che le zone a basse e zero emissioni possono ridurre significativamente i livelli di inquinamento atmosferico. Anche nei punti più inquinati del traffico nelle città, i valori indicati dalle linee guida 2021 dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’inquinamento da biossido di azoto sono a portata di mano se entro il 2030 vengono introdotte zone a emissioni zero.
I principali risultati della ricerca sono:
- Zone a basse emissioni più rigorose possono ridurre l’inquinamento da NO2 dalle strade locali del 36% (Milano) al 45% (Madrid) nei punti caldi del traffico entro il 2027. Ciò porta le concentrazioni totali (lungo la strada più altre fonti) al massimo a 25,8 µg/m³, molto più vicine all’obiettivo di 20 µg/m³ proposto dalla Commissione Europea solo per il 2030.
- Nel 2030, le zone a emissioni zero possono quasi eliminare le emissioni di NO2 dalle strade locali, lasciando solo il contributo da altre fonti. Le riduzioni vanno dal 91% (Milano) al 95% (Parigi, Bruxelles). È possibile raggiungere livelli di NO2 totali di 13,6 µg/m3 (Bruxelles) a 23 µg/m3 (Milano e Varsavia).




A causa dei diversi scenari assunti in ogni città (vedi immagine sopra), i singoli risultati sono anche diversi. Tuttavia, alcune conclusioni generali possono essere tratte:
- Biossido di azoto
- le concentrazioni medie annue di NO2 dovrebbero diminuire sensibilmente entro il 2025 e continuare a diminuire ulteriormente entro il 2030;
- Scenario LEZ A nel 2025 riduce ulteriormente le concentrazioni medie annue di NO2, con una maggiore riduzione associata allo scenario LEZ B nel 2027;
- si prevede che lo scenario C di ZEZ elimini quasi tutti gli incrementi stradali in concentrazioni di NO2, lasciando solo il contributo di altre fonti;
- PM 2,5
- Le emissioni prodotte dal traffico locale rappresentano un contributo inferiore delle concentrazioni totali di PM2,5 rispetto al caso dell’NO2. Inoltre, le auto elettriche continueranno a emettere emissioni (freni, pneumatici, ecc.), il che significa che il cambiamento relativo dello scenario C dello ZEZ è molto più piccolo per il PM 2,5 che per il NO2;
- Tuttavia, gli ulteriori benefici locali che potrebbero essere forniti da LEZs e ZEZs rimangono apprezzabili.
Nel grafico sotto le concentrazioni medie annue previste di NO2 e PM2,5 nelle peggiori località di Milano in scenari futuri alternativi.
