I primi di novembre, a due anni dall’alluvione del 2 novembre 2023 a Campi Bisenzio – sul quale come Ambientenonsolo abbiamo dedicato una serie di articoli di approfondimento, ricostruendo in modo documentato dati e informazioni (piogge, livelli idrometrici, pericolosità alluvionale, consumo di suolo, pianificazione e allerta meteo) con l’obiettivo di condividere conoscenze fondate, evitando letture semplificate o preconcette – abbiamo pubblicato l’articolo “Aree di laminazione sul Bisenzio, a che punto siamo?
In particolare segnalavamo come, nel contesto di una crisi climatica che rende sempre più frequenti piogge torrenziali concentrate, quanto sia importare concentrare l’attenzione sulle opere di mitigazione del rischio. Ed in particolare, accanto al rafforzamento degli argini – interventi avviati dopo il 2023 da Regione Toscana tramite il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno – evidenziavamo come risultino cruciali le casse di espansione (aree di laminazione) in un territorio fortemente urbanizzato.
Ricordavamo come il Piano di gestione del rischio di alluvioni dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale prevede alcune misure a monte dell’abitato campigiano: in particolare aree di laminazione classificate come critiche ma non avviate, con costi già stimati (complessivamente per circa 8 milioni di euro). Le opere interessano aree come Villa Montalvo, Fornello, Capalle, Ciliegio, San Giusto e Mezzana.






In quell’occasione rilevavamo come dalle informazioni pubbliche disponibili non emergessero avanzamenti significativi verso la realizzazione. Per questo, contestualmente alla pubblicazione dell’articolo, abbiamo richiesto aggiornamenti ufficiali alle autorità competenti: Regione Toscana, Autorità di Bacino Distrettuale, Comune di Campi Bisenzio, Consorzio di Bonifica.
Il Consorzio di Bonifica, ente attuatore dei provvedimenti di questo tipo, ci ha contattato informandoci che non risultava che per quelle aree di laminazione si prevedesse di entrare nella fase attuativa. Dal Comune di Campi Bisenzio e dall’Autorità di Bacino Distrettuale, sinora, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Ora è arrivata la comunicazione che riportiamo per intero di seguito da parte della Regione Toscana
in riferimento alla Sua comunicazione, si conferma che gli interventi da Lei richiamati risultano effettivamente previsti nel Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e confermati nel ciclo di pianificazione 2021–2027. Si precisa tuttavia che, allo stato attuale, per tali misure non è stata ancora avviata la fase di progettazione.
Come avviene ordinariamente per le previsioni contenute nel PGRA, prima dell’avvio delle attività progettuali è prevista una valutazione tecnico-economica di tipo costi/benefici, finalizzata a orientare in modo mirato e sostenibile gli investimenti pubblici in materia di mitigazione del rischio idraulico. Ad oggi, gli interventi in oggetto non sono stati supportati da una valutazione tale da giustificare l’attivazione delle relative risorse finanziarie per la progettazione.
Si evidenzia, peraltro, che le stesse misure sono state recentemente prese in considerazione nell’ambito delle attività del Comitato Tecnico-Scientifico istituito a seguito degli eventi alluvionali del 2023, organismo che sta proseguendo i propri lavori con l’obiettivo di analizzare e valutare, sotto il profilo tecnico-scientifico, gli interventi ritenuti potenzialmente efficaci per la riduzione del rischio idraulico. Alla luce di quanto sopra, non può essere escluso che gli interventi da Lei segnalati possano essere oggetto di ulteriori approfondimenti e valutazioni, qualora emergano elementi tecnici e scientifici tali da supportarne l’efficacia e da consentire una convergenza delle posizioni dei diversi soggetti istituzionali coinvolti nel sistema di gestione del rischio.
Restando a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, si porgono cordiali saluti.
La Segreteria della Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile
Regione Toscana
Non possiamo che auspicare che la opportuna valutazione tecnico-scientifica verifichi concretamente – e se ne dia dettagliata comunicazione pubblica – del rapporto costi/benefici degli interventi citati, vista l’esperienza vissuta sulla propria pelle dai cittadini campigiani per quanto riguarda l’argine della Marina, ed inoltre si indichi, eventualmente, quali altri interventi si decidano di adottare per ridurre il rischio di alluvioni a Campi Bisenzio. La trasparenza nelle scelte amministrative è sempre fondamentale.

