Ambiente

Un sistema europeo di allerta per proteggere la salute dai rischi del clima

Ondate di calore sempre più frequenti, aria inquinata, incendi che devastano intere aree e pollini che aggravano le allergie stagionali. Sono queste le minacce che il cambiamento climatico porta con sé e che, in Europa, mettono a rischio la salute di milioni di persone.

Per rispondere a questa emergenza è nato healthRiskADAPT, un progetto europeo da 5,6 milioni di euro che riunisce 25 istituzioni di 12 Paesi, tra cui per l’Italia ENEA, CNR, Istituto Superiore di Sanità, UCCRN e Comune di Napoli. L’obiettivo è ambizioso: creare un sistema di allerta integrato che supporti governi locali, autorità sanitarie e cittadini nella prevenzione e gestione dei rischi ambientali e sanitari.

Il progetto, coordinato dall’istituto norvegese NILU, svilupperà una piattaforma digitale innovativa che metterà insieme dati climatici, sanitari e socioeconomici, oggi dispersi e frammentari. Mappe e indicatori unici consentiranno di individuare le aree più vulnerabili e di pianificare azioni mirate: dalla creazione di spazi verdi e zone d’ombra all’attivazione di allerte sanitarie in caso di ondate di calore, fino a interventi urbanistici e misure sociali per proteggere le fasce più fragili della popolazione.

ENEA avrà un ruolo di primo piano, come spiega la ricercatrice Ilaria D’Elia: fornirà gli indicatori sui quattro rischi principali, valuterà i fattori sanitari associati e sperimenterà le soluzioni in quattro città pilota – Napoli, Oslo, Berna e Lione. I risultati saranno poi diffusi a livello europeo per favorire la condivisione e il riuso delle buone pratiche.

L’urgenza è chiara. Secondo le proiezioni, entro la fine del secolo i decessi legati alle variazioni di temperatura potrebbero crescere del 50% e raggiungere i 2,3 milioni in Europa, con l’area mediterranea tra le più colpite.

healthRiskADAPT si inserisce nella Missione europea per l’Adattamento al Cambiamento Climatico di Horizon Europe, che punta a coinvolgere almeno 150 regioni e a sviluppare 75 progetti dimostrativi su larga scala. L’obiettivo è costruire una vera rete di resilienza, capace di trasformare la crisi climatica in un’occasione di innovazione e di tutela della salute pubblica.

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