Biodiversità Citizen science

City Nature Challengee Citizen Science

La City Nature Challenge (CNC) è uno tra i più grandi eventi internazionali di censimento della biodiversità. Si tratta di una competizione, con frequenza annuale, che vede gareggiare tra loro centinaia di città del mondo che si sfidano per segnalare il maggior numero di piante e animali in natura o comunque in siti lontani dalle principali strade di scorrimento, iniziativa a cui sono invitati e possono partecipare cittadini, ricercatori, scuole, famiglie, comunità.

La CNC si inserisce pertanto pienamente nelle attività di Citizen Science ossia di ricerca attiva effettuata dai cittadini senza dover essere necessariamente esperti. Attivata nel 2016 come competizione tra Los Angeles e San Francisco, la City Nature Challenge è rapidamente diventata un evento internazionale, motivando le persone di tutto il mondo a trovare e documentare la flora e la fauna selvatica nelle proprie città. La CNC è un evento globale annuale di quattro giorni in cui le città collaborano – si incontrano – in una competizione amichevole per vedere cosa si può ottenere quando si lavora tutti insieme per un obiettivo comune. L’attività si fonda su prerequisiti ampiamente standardizzati; osservare e fotografare piante e animali selvatici durante quattro giorni prestabiliti, di norma alla fine di aprile, per comprendere meglio, e quindi tutelare, la natura delle nostre aree urbane. 

Nel 2023 alla CNC hanno partecipato 482 città di 46 paesi di tutti i continenti con una importante adesione di città europee (Atene, Berlino, Copenaghen, Edimburgo, Londra, Lussemburgo, Madrid, Parigi, Praga, Roma, Vienna, Zagabria), oltre 66.000 partecipanti e oltre 1.800.000 osservazioni relative a più di 57.000 specie. La vittoria è stata conseguita da La Paz (Bolivia) sulla base di tutti e tre i parametri considerati; numero di osservazioni, specie osservate e osservatori. Roma è risultata quarta in Europa, con un numero totale di osservazioni pari a 15.318 effettuate da 657 persone e relative a 2.089 specie differenti. L’adesione di Roma all’evento è una partecipazione che prevede l’adesione di tutto il suo territorio metropolitano che può vantare una notevole varietà di biodiversità, dall’ambiente marino costiero ai 1.855 metri del Monte Autore sulla catena dei Monti Simbruini.

Nei giorni della “sfida”, i cittadini sono stati invitati a prendere parte ad uno o più BioBlitz programmati per l’evento; ovvero appuntamenti con esperti e ricercatori in presenza di cittadini e studenti delle scuole di diverso ordine. I cittadini possono peraltro agire anche in piena autonomia. I requisiti generali per essere un organizzatore sono: realizzare periodicamente riunioni online; attivare e mantenere un progetto di CNC nella città di appartenenza; promuovere la CNC comprese le modalità per partecipare al meglio e comunicare i risultati; completare le tappe fondamentali in modo tempestivo sulla base di una tempistica predefinita; accettare le linee guida sull’uso del logo, parlare con i media, raccogliere fondi. I cittadini sono invitati a:

  1. scaricare la specifica App o accedere al sito web di iNaturalist creando un profilo utente;
  2. iscriversi al progetto City Nature Challenge relativo all’anno e alla propria città (opzionale);
  3. osservare e documentare piante non coltivate e animali selvatici per mezzo di foto o registrazioni audio;
  4. condividere le osservazioni raccolte su iNaturalist (App o sito web).

Bioblitz (BB) rappresentano la longa manus operativa di attività di Citizen Science sul campo finalizzate al censimento della biodiversità in aree selezionate; costituiscono una indagine biologica intensiva con l’obiettivo di registrare tutte le specie che vivono all’interno di un’area scelta ad hoc, avvalendosi di gruppi di specialisti insieme apersonale non esperto. La componente pubblica dei BB è di fondamentale importanza a dispetto della mancanza di specializzazione di molti partecipanti ed è in grado di fornire una quantità inimmaginabile di dati sulla diversità biologica. Ai cittadini interessati si affiancano biologi e naturalisti dotati di competenze sufficienti per identificare sul campo la maggior parte delle specie. Le aree interessate da eventi di BB sono spesso protette pur non essendo escluse dalle ricerche le aree ad esse limitrofe non tutelate; a questo proposito è appena il caso di ricordare che la partita della conservazione di specie e habitat si gioca anche e soprattutto nelle aree esterne e contigue alle aree protette.

Preliminarmente, vengono assegnati gli incarichi necessari ai componenti dello staff, ai ricercatori e ai citizen experts eventualmente formati nel corso dei precedenti sopralluoghi. Lo staff è dotato di GPS, binocoli e fotocamere digitali, talvolta in possesso anche di molti cittadini “professionisti”.

Le attività di BioBlitz sono finalizzate alla raccolta di big data ovvero cospicue masse di dati soprattutto quantitativi. L’importanza della disponibilità di una massa relativamente enorme di dati è duplice: colmare i vuoti relativi alla assenza o scarsità di serie temporali da comparare (fluttuazione della abbondanza di taxa, soprattutto di specie target); confrontare la distribuzione attuale delle specie e lo stato degli habitat con la velocità e la direzione dei cambiamenti in atto (che si verificano sotto i nostri occhi data la pervasività e intensità delle attività umane) risultando foriera di risultati utili anche al fine di prospettare l’idoneità dei modelli predittivi grazie all’infittimento dei dati sulla distribuzione delle specie.

In Italia il primo BioBlitz è stato organizzato dal CURSA – Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e l’Ambiente, il 27 e 28 ottobre 2012, presso la Riserva Naturale Nomentum. Un evento di BioBlitz è organizzato da una rete di attori per una straordinaria occasione di animazione, educazione, ricerca e collaborazione al quale possono partecipare tutti, bambini, ragazzi, adulti, anziani, ma anche studenti universitari, famiglie e in generale persone appassionate di natura, che vogliono lavorare fianco a fianco con gli “specialisti della natura”.

Nelle attività di Citizen Science il ruolo giocato dalle piante è spesso di secondaria importanza: la presenza di botanici è di solito minoritaria ed è, più in generale, molto scarsa la conoscenza delle specie vegetali nelle persone. Le piante, infatti risultano, di norma, meno attrattive rispetto agli animali. Si resta più facilmente colpiti da un uccello in volo, da un rettile che attraversa un sentiero o da un mammifero che scompare rapidamente in mezzo alla vegetazione. Può capitare che l’attenzione di qualcuno sia colpita dalla fioritura di una pianta molto vistosa o da vaste distese di piante fiorite, ma tutto il resto del mondo vegetale viene normalmente ignorato; sembra, nella maggior parte dei casi, destare scarsissimo interesse. Le piante, data la loro immobilità, sono percepite semplicemente come elementi del paesaggio, lo sfondo verde di tanti stupendi paesaggi italiani.

Le attività di Citizen Science possono quindi svolgere un ruolo non secondario allo scopo di sensibilizzare le persone e stimolare la loro curiosità relativamente alla conoscenza e all’importanza delle piante. A tal fine può risultare interessante fornire informazioni sul ruolo ecologico delle piante e della vegetazione, oppure sulla presenza di specie rare, endemiche o protette in una certa regione, o su particolari meccanismi riproduttivi o di disseminazione, o sulla presenza di specie utilizzabili a scopo alimentare, medicinale o altro ancora. Questi ultimi aspetti sono spesso quelli ai quali le persone che hanno scarse conoscenze naturalistiche sono maggiormente interessate.

Bioblitz sono pertanto una importante occasione per far capire quanto le piante siano importanti, al di là del loro valore alimentare. Un risultato degno di nota che può essere facilmente conseguito consiste semplicemente nel far notare la ricchezza di specie vegetali che si può osservare anche in un’area molto ristretta; non è infatti raro trovare decine di specie diverse in pochi metri quadrati. Questa semplice osservazione è per molte persone sorprendente e può avere un notevole ruolo allo scopo di aumentare la consapevolezza dell’elevata biodiversità degli ambienti naturali, soprattutto se si tratta di quelli situati a due passi dalla propria abitazione. Le esperienze di Citizen Science possono anche gradualmente far sviluppare un senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti dell’ambiente naturale e stimolare la realizzazione di azioni concrete per la sua conservazione.

[Estratto, a cura di Ambientenonsolo, dell’articolo di Paolo Mazzei, Vincenzo Buonfiglio, Fabio Collepardo Coccia, Marco Giardini, Pierangelo Crucitti, che è stato inviato alla rivista Nature]

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