Emergenze ambientali

Dentro la notizia. L’alluvione di Campi Bisenzio. Intervista al Sindaco Andrea Tagliaferri

Con questa intervista ad Andrea Tagliaferri, Sindaco di Campi Bisenzio, e l’altra parallela all’Assessora all’Ambiente ed alla Protezione Civile della Regione Toscana, Monia Monni, concludiamo il percorso di approfondimento fatto intorno all’alluvione di Campi Bisenzio (FI) avvenuto esattamente tre mesi fa.

Una serie di articoli nei quali abbiamo cercato di “mettere in fila” dati e informazioni disponibili su questi temi (pioggia caduta, dati idrometrici, aree pericolosità alluvione, consumo di suolo, pianificazione interventi prevenzione alluvioni, Piano strutturale Campi Bisenzio, Sistema allerta-meteo, manutenzione corsi d’acqua) con l’intento di condividere “conoscenze” utili, piuttosto che “idee preconcette” o “verità inappellabili precostituite”.

Andrea Tagliaferri è stato eletto Sindaco nelle consultazioni elettorali del 28 e 29 maggio 2023 (programma di mandato).

32 anni, laureato in “Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio” presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, è stato consigliere comunale di Campi Bisenzio dal 2013.

  • In poche ore il 3 novembre sono caduti 196 mm di pioggia a Vaiano, 124 alle Croci di Calenzano, 83 a Ponte a Signa, valori record mai raggiunti prima, addirittura a Vaiano nel corso di un secolo. Un evento eccezionale. Tuttavia il mondo scientifico e le agenzie internazionali che si occupano di ambiente e di clima sono concordi nel dirci che questi eventi sono la nuova normalità della crisi climatica. Cosa ne pensa?

Mi fido della scienza, sono convinto anche io che il manifestarsi di eventi meteorologici estremi (non solo piovosi) ci suggerisce che, al di là delle cause e delle conseguenze, il clima stia cambiando. A questo dobbiamo rispondere con la revisione dei modelli con cui sono state realizzate le opere pubbliche fino ad ora. Non possiamo più pensare, ad esempio, a 200 anni come tempo di ritorno per un’alluvione; dobbiamo iniziare a modificare i modelli e le norme per far sì che gli investimenti e le opere pubbliche che vengono realizzate sul territorio siano adatti al modo che cambia.

  • La sera del 2 novembre, prima che l’argine della Marina cedesse, il Bisenzio aveva iniziato a tracimare all’altezza del ponte vicino alla Rocca Strozzi. Vuol dire che il fiume non è in grado di reggere la pressione di una tale quantità di acqua. Sono indispensabili interventi per la realizzazione di vasche di laminazione delle piene. Il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni vigente prevede varie casse di espansione nel territorio comunale di Campi Bisenzio ma per la maggior parte siamo ancora ai blocchi di partenza. Nel comune vicino di Calenzano invece risultano diverse casse realizzate direttamente dal comune. Cosa pensa di poter fare su questo tema?

E’ chiaro che l’acqua va fermata a monte e non a valle. La quantità di acqua del 2 novembre è stata talmente tanta, infatti, che è esondata prima di riuscire ad arrivare alla cassa di espansione dei Renai a Signa. Quindi forse bisognerebbe iniziare a investire più che altro a monte del territorio di Campi: mi riferisco soprattutto al vecchio progetto di diga nella zona della Val di Bisenzio, così come è stato fatto per il lago di Bilancino, che serve da regolatore ai fenomeni di piena. Per quanto riguarda il territorio comunale, negli anni sono state realizzate diverse casse di espansione; adesso, ciò che vogliamo confermare ed allargare sono le casse di espansione nella zona di Fornello, fermo restando che gli interventi che sono stati fatti sul territorio di Calenzano fanno parte dello stesso Protocollo di intesa tra Genio Civile e Comuni, con investimenti sovracomunali.

  • I danni maggiori dell’alluvione di Campi Bisenzio sono stati causati dalla rottura dell’argine della Marina. Pare che dalla fine degli anni novanta esista un progetto di massima per la sistemazione di tutti gli argini di questo corso d’acqua. Come mai in più di 20 anni non si è trovato il modo di dare corso a quel progetto? Essendo quasi interamente sopra il piano di campagna ovviamente è essenziale che gli argini siano sufficientemente solidi e controllati costantemente. Sono previste verifiche sugli argini anche del Bisenzio?

Nel corso degli anni sono stati fatti diversi interventi sugli argini del Bisenzio, che sono stati alzati in varie zone (ad esempio Le Corti o Capalle, dove sono stati alzati anche gli argini di affluenti minori). Fa parte della storia dell’uomo l’azione di alzare gli argini: se guardiamo ad esempio il muro della Marina, si nota che è stato rialzato più volte nel corso dei secoli. Ogni volta arriva un evento più intenso che costringe a reintervenire. La soluzione sta nel continuare ad investire nelle azioni necessarie: ciò deve essere fatto a livello regionale, anche per l’impegno finanziario che comporta, e infatti le competenze sono in mano alla Regione. Per quanto riguarda la Marina, tutto l’argine sinistro è oggetto di un progetto di rifacimento risalente al 2005, che è stato suddiviso in lotti; il lavoro sarebbe continuato in base agli investimenti, ma adesso è chiaro che la priorità spetta al lotto 4.

  • Campi Bisenzio è uno dei comuni toscani il cui territorio, interamente pianeggiante, è al 100% a rischiopiù o meno elevato di alluvione. D’altra parte nel tempo è aumentata l’urbanizzazione ed il consumo di suolo. Cosa pensa sia necessario fare in termini di pianificazione urbanistica e regolamentazione edilizia?

A Campi Bisenzio siamo di fronte all’adozione del nuovo Piano Operativo, in cui ridurremo l’impatto del consumo di suolo per la nuova edificazione, rispetto anche a quanto previsto nel Piano Strutturale. E’ necessario infatti costruire una città che tenga conto delle criticità del territorio. E’ chiaro che l’evento alluvionale ci costringe a porre in tal senso una particolare attenzione. Per quanto riguarda la regolamentazione edilizia, la mia volontà sarebbe quella di contrastare i cambi di destinazione d’uso a piano terra da commerciale a residenziale, data la natura alluvionale del nostro territorio. Infatti generalmente questo avviene su un edificato risalente agli anni Settanta o Ottanta quando non veniva costruito considerando la quota di battente idraulico.

  • Uno degli aspetti critici nella gestione di eventi emergenziali come l’alluvione è costituito dall’informazione della popolazione. D’altra parte l’evoluzione di questi fenomeni cambia anche nel giro di poche ore/minuti. Peraltro in situazioni di allerta arancione/rosso le sale operative della protezione civile comunale / regionale sono aperte e potrebbero anche far avere a tutti i cittadini, usando le tecnologie oggi disponibili, messaggi in tempo reale. Cosa ne pensa?

Assolutamente sì. Noi durante l’emergenza abbiamo utilizzato gli strumenti che il Comune di Campi Bisenzio possedeva. Sicuramente ci sarà il sistema di IT Alert regionale che aiuterà nella divulgazione capillare verso tutti i cittadini; inoltre, adesso abbiamo attivato un sistema di allerta comunale attraverso una chiamata istantanea ai numeri di telefono (sia fissi che cellulari) della popolazione, in modo tale da avvertire in un attimo tutta la cittadinanza.

  • Affrontare un alluvione nella propria città da sindaco neo-eletto non deve essere stato affatto facile. Quale insegnamenti ha tratto da questa esperienza?

Sicuramente gestire l’evento alluvionale all’inizio del mandato ha un po’ tolto i freni alla nostra Amministrazione: stavamo ancora prendendo contezza delle attività da portare avanti e l’emergenza, se da un lato ha scompaginato quelli che erano i nostri programmi, dall’altro ha accelerato alcuni processi decisionali. Se devo trarre un insegnamento è rispetto alla comunicazione con i cittadini, che è un elemento assolutamente importante e su cui dobbiamo lavorare, anche per far sì che le persone si sentano tutte parte di una comunità. Inoltre, una cosa che l’evento alluvionale mi ha insegnato è che questa comunità si basa molto sulla solidarietà e sull’attività di volontariato: questo è un pregio da tenere presente per il futuro.

Grazie al Sindaco Andrea Tagliaferri per le sue risposte e buon lavoro!

La serie di articoli di approfondimento di Ambientenonsolo sull’alluvione di Campi Bisenzio

Rispondi

Translate »

Scopri di più da Ambiente e non solo...

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere