COP Copernicus Emergenza climatica

Dieci anni dopo Parigi: i dati Copernicus raccontano il clima che cambia

A dieci anni dallo storico Accordo di Parigi, il mondo torna a interrogarsi sul proprio futuro. Alla COP30 di Belém, nel cuore dell’Amazzonia, i leader globali si riuniscono per misurare i progressi e rinnovare l’impegno verso la decarbonizzazione. Ma il termometro del pianeta parla chiaro: il decennio appena trascorso è stato il più caldo mai registrato.

Per capire come il clima e l’atmosfera si sono trasformati in questi dieci anni, i servizi europei Copernicus Climate Change Service (C3S) e Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) hanno pubblicato un set completo di risorse gratuite e open data, che offrono una visione scientificamente solida dei cambiamenti in atto.

Le due piattaforme – disponibili agli indirizzi climate.copernicus.eu/cop30-press-resources e atmosphere.copernicus.eu/cop30-press-resources – raccolgono grafici interattivi, dataset, infografiche e strumenti di analisi pensati per giornalisti, ricercatori e decisori pubblici.

Tra i materiali più interessanti:

  • anomalie annuali e mensili della temperatura superficiale globale;
  • variazioni della temperatura dei mari;
  • estensione giornaliera dei ghiacci artici e antartici;
  • concentrazioni globali di gas serra;
  • emissioni annuali di carbonio da incendi e biomasse.

“Un decennio dopo Parigi, il mondo è più caldo che mai: ogni anno da allora è stato tra i dieci più caldi mai registrati,” ricorda Carlo Buontempo, direttore di C3S. “La buona notizia è che possediamo un’enorme risorsa per agire: una quantità di dati scientifici liberi e accessibili, che permettono di capire e di reagire.”

Sulla stessa linea, Laurence Rouil, direttrice di CAMS, sottolinea come “l’atmosfera sia l’indicatore più immediato di ogni nostra azione. In dieci anni, la concentrazione di CO₂ è aumentata di oltre il 5%, raggiungendo i livelli annuali più alti mai osservati.”

Infine, Florence Rabier, direttrice generale dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF), ricorda l’importanza di rafforzare i sistemi di osservazione meteorologica globali attraverso il programma SOFF (Systematic Observations Financing Facility): “Dati migliori significano previsioni più affidabili e sistemi di allerta precoce più efficaci, soprattutto nei Paesi dove le osservazioni sono ancora scarse.”

Tra gli strumenti messi a disposizione da Copernicus figurano:

Dieci anni dopo l’accordo che avrebbe dovuto cambiare il corso della storia, i dati ci dicono che il tempo per agire si è accorciato. Ma ci dicono anche che la conoscenza è la nostra risorsa più potente: sapere, oggi, è il primo passo per invertire la rotta.

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