Franco Pistono Raccolta differenziata Rifiuti urbani

La vera circolarità del packaging

Di Franco Pistono

Venerdì 6 dicembre, per una serie di circostanze fortuite e fortunate, ho partecipato all’evento La vera circolarità del packaging, promosso dalla Fondazione Carta Etica del Packaging. Molti i relatori presenti, di livello, con un ottimo Maurizio Melis quale moderatore. Non conoscevo la giovane – nasce nel maggio del 2020 – realtà milanese, così, prima di tutto, ho approfondito esplorando il sito, ben curato e, successivamente, ho dialogato con Alessandra Fazio, presidentessa, con l’intento di offrire un quadro ai lettori del blog. Prima di entrare nel merito della breve intervista, trovo opportuno e apprezzabile richiamare i valori ai quali si ispira la carta etica della fondazione. Elencati e ben descritti, vengono preceduti da una dichiarazione: “Noi progettisti, produttori, trasformatori, esperti del settore, consumatori, utilizzatori, intendiamo pensare, progettare, produrre, pretendere, usare un imballaggio che sia:”. Le dieci caratteristiche, sono: responsabile, equilibrato, sicuro, accessibile, trasparente, informativo, contemporaneo, lungimirante, educativo e sostenibile. 

Scopriamo di più.

Alessandra, vuoi raccontarci qualcosa in più della Fondazione di cui fai parte?

La Fondazione Carta Etica del Packaging è nata a Milano nel 2020 per promuovere una nuova cultura del packaging, ispirata ai dieci valori della Carta Etica: responsabilità, equilibrio, trasparenza, sostenibilità, lungimiranza, accessibilità, sicurezza, informatività, educazione e contemporaneità. Questi principi non sono solo linee guida, ma rappresentano una base concreta per orientare l’intera filiera verso scelte più consapevoli e responsabili.

Il riconoscimento del profondo valore di questi principi, insieme al desiderio di offrire alla filiera una voce istituzionale super partes in grado di stimolare visioni e riflessioni autorevoli sulla progettazione etica dell’imballaggio, hanno posto le basi per la costituzione della Fondazione. Il nostro obiettivo è creare un dialogo aperto tra progettisti, produttori, utilizzatori e consumatori, valorizzando il packaging come elemento essenziale per uno sviluppo sostenibile e innovativo.

Un elemento chiave della nostra missione è rappresentato dagli Ambasciatori della Fondazione: aziende, enti, associazioni, fondazioni e consorzi che condividono i nostri valori e li promuovono attivamente. Attraverso il loro sostegno e la loro adesione alla Carta Etica, gli Ambasciatori ci aiutano a costruire una rete virtuosa, ampliando la portata delle nostre iniziative e consolidando il ruolo della Fondazione come punto di riferimento per il settore.

 

Richiamando il recente evento del 6 dicembre, puoi riprendere i contenuti e contestualizzare l’iniziativa nella vostra programmazione?

 L’evento del 6 dicembre, intitolato “La vera circolarità del packaging”, ha rappresentato un’importante occasione di confronto e approfondimento sui temi centrali della progettazione etica e della sostenibilità. Moderato da Maurizio Melis, ha coinvolto esperti del settore, rappresentanti di aziende e accademici, che hanno condiviso visioni e approcci innovativi.

Durante la giornata, abbiamo esplorato il concetto di circolarità del packaging da prospettive differenti, affrontando temi come la progettazione responsabile, l’adozione di materiali innovativi e il ruolo attivo dei consumatori nel ciclo di vita degli imballaggi. Un aspetto di particolare interesse è stato il contributo della tecnologia nel ridurre gli sprechi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse lungo l’intera filiera.

Le giornate della Fondazione, come questa, sono appuntamenti di divulgazione organizzati con cadenza trimestrale e pensati per offrire uno spazio di dialogo tra imprese, istituzioni, esperti e cittadini. Ogni evento collega i nostri valori fondanti con le sfide attuali del settore, promuovendo lo scambio di buone pratiche e l’elaborazione di idee innovative. Attraverso questi incontri, la Fondazione intende stimolare un confronto costruttivo e favorire il cambiamento verso un futuro più sostenibile e responsabile. 

 

Fuori dai territori schiettamente tecnici e dentro quelli educativi, avete attività rivolte alle scuole e, se sì, vuoi parlarcene?

Certamente! L’educazione è uno dei pilastri fondamentali della nostra attività. Attraverso il progetto “Packaging: che fantastica avventura!”, ci rivolgiamo alle scuole primarie, coinvolgendo i bambini in percorsi che uniscono teoria e pratica. Il nostro obiettivo è sensibilizzarli sul valore del packaging e sul suo ruolo nella sostenibilità, promuovendo una riflessione critica e creativa. Il progetto culmina in un contest che premia le idee più innovative delle classi partecipanti, stimolando nei più piccoli un pensiero responsabile e originale.

Inoltre, collaboriamo con istituti penitenziari lombardi e Onlus per offrire percorsi formativi rivolti a categorie vulnerabili. Questi programmi puntano a fornire competenze utili per il reinserimento lavorativo, dimostrando come l’educazione e il lavoro possano essere un potente strumento di trasformazione sociale.

Parallelamente, collaboriamo con università come Ca’ Foscari di Venezia e La Sapienza di Roma per organizzare corsi di Alta Formazione e Master. Questi percorsi formano figure altamente specializzate, in grado di affrontare le sfide della filiera del packaging con competenze tecniche e una visione etica.

In tutte queste attività, la Fondazione si impegna a costruire una società più consapevole, sostenibile e inclusiva, dimostrando come l’educazione, a ogni livello, sia la chiave per generare un cambiamento reale e duraturo.

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