L’Istat pubblica sulla piattaforma IstatData (esploradati.istat.it) il nuovo Indice di Fragilità Comunale (IFC). Il concetto di fragilità dei Comuni è inteso come l’esposizione di un territorio ai rischi di origine naturale e antropica e a condizioni di criticità connesse con le principali caratteristiche demo-sociali della popolazione e del sistema economico-produttivo.
Si tratta di un indice composito che ha l’obiettivo di individuare le aree maggiormente esposte a determinati fattori di rischio e facilitare l’analisi territoriale del fenomeno in serie storica. L’indice composito è la combinazione di 12 indicatori elementari che descrivono le principali dimensioni (territoriali, ambientali e socio-economiche) della fragilità dei territori comunali. (vedi nota metodologica)
I dodici indicatori elementari che consentono di rappresentare le dimensioni più rilevanti della fragilità dei territori comunali sono:
- incidenza percentuale della superficie delle aree con pericolosità da frane elevata e molto elevata sul totale della superficie comunale. L’indicatore misura l’esposizione del territorio ai fattori di rischio naturali determinati da eventi franosi a pericolosità elevata o molto elevata (aree P3 e P4)
- incidenza percentuale del suolo consumato sul totale della superficie comunale. Il consumo del suolo è un fenomeno associato alla perdita di una risorsa ambientale fondamentale, dovuta all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale.
- indice di accessibilità ai servizi essenziali, misura il grado di perifericità di un territorio rispetto ai centri di offerta di servizi essenziali, definiti nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. L’indicatore è calcolato come tempo medio di percorrenza su strada per raggiungere il comune polo più vicino, identificato in base alla presenza contestuale dei tre servizi essenziali (istruzione, salute e mobilità).
- tasso di motorizzazione ad alta emissione per 100 abitanti, calcolato come rapporto fra le autovetture circolanti a più alta emissione inquinante (categorie Euro da 0 a 3) e la popolazione residente al 31 dicembre dell’anno di riferimento. L’indicatore fornisce una misura indiretta della pressione antropica determinata dal traffico veicolare. Una maggiore incidenza sulla popolazione di autovetture ad alta emissione inquinante concorre a rafforzare gli effetti negativi sul clima e può comportare maggiori rischi per la salute della popolazione che risiede, vive o lavora in tali aree
- raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani per abitante. L’indicatore fornisce una misura indiretta dell’impatto della produzione dei rifiuti urbani sull’inquinamento ambientale, collegato alle policy e ai comportamenti dei cittadini sulla gestione e il trattamento dei rifiuti urbani.
- incidenza percentuale della superficie comunale coperta da aree naturali protette terrestri incluse nell’Elenco Ufficiale delle Aree protette (EUAP) o in quello della Rete Natura 2000 sul totale della superficie del comune. L’indicatore fornisce una misura dell’attività di protezione delle risorse ambientali e naturali, attraverso l’incidenza che le superfici sottoposte a regimi di protezione ambientale hanno rispetto all’intero territorio comunale.
- indice di dipendenza della popolazione, calcolato come rapporto percentuale tra la popolazione più giovane (0-19 anni) e anziana (65 anni e oltre) e quella di età compresa fra i 20-64 anni. L’indicatore misura il carico sociale sulla popolazione in età 20-64 anni determinato dalla popolazione più giovane e anziana.
- incidenza percentuale della popolazione di età compresa fra 25 e 64 anni con bassi livelli di istruzione. L’indicatore consente di misurare condizioni di fragilità determinate dai bassi livelli di istruzione riferiti alla fascia di popolazione nei confronti della quale viene generalmente valutata l’istruzione formale di un territorio.
- tasso di occupazione 20-64 anni, indicatore che quantifica l’incidenza percentuale della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni che ha un’occupazione sul totale della popolazione della stessa fascia d’età. L’indicatore misura il livello di impiego nel mercato del lavoro del capitale umano a disposizione riferito alle persone di età compresa tra 20 e 64 anni.
- tasso di incremento della popolazione, calcolato come rapporto tra il saldo migratorio totale del periodo osservato e la popolazione residente iniziale al 31 dicembre 2011. L’indicatore fornisce una misura dell’incremento o decremento della popolazione residente comunale nel periodo osservato: un tasso di crescita positivo indica che la popolazione è in aumento e il comune attrae popolazione, mentre un tasso negativo è indice di una diminuzione e il comune perde popolazione.
- densità delle unità locali dell’industria e dei servizi per mille abitanti. L’indicatore misura la densità imprenditoriale.
- incidenza percentuale degli addetti delle unità locali a bassa produttività nominale del lavoro di settore per l’industria e i servizi. L’identificazione delle quote di occupazione in unità la cui produttività nominale del lavoro è bassa, relativamente al settore di attività economica, consente di evidenziare i territori in cui questo aspetto della fragilità della struttura produttiva emerge al netto della composizione settoriale di un territorio.




Tutti gli indicatori elementari sono concordi rispetto al fenomeno oggetto di misurazione (il valore più alto descrive maggiore fragilità) tranne gli indicatori sull’incidenza delle aree naturali protette, la densità imprenditoriale, il tasso di occupazione 20-64 anni e quello di incremento della popolazione.
L’indice è stato calcolato per gli anni 2018 e 2019 e, a breve, sarà pubblicato anche il 2021. La metodologia attribuisce ad ogni Comune un valore dell’indice confrontabile in serie storica e tra territori, utilizzando come parametro di riferimento il valore Italia al 2018 posto pari a 100. I valori dell’indice di fragilità comunale, espressi in dieci gruppi (il più alto è il più fragile) e riferiti alla geografia comunale vigente al 31 dicembre 2021, consentono di individuare i territori comunali maggiormente fragili rispetto allo schema concettuale adottato.

La navigazione dei dati sulla piattaforma di diffusione (integralmente disponibile in italiano e in inglese) è accessibile alla voce “Indice di fragilità comunale” nella categoria “Caratteristiche del territorio” della sezione DATI. Questa offre viste preimpostate sui Comuni e consente agli utenti una notevole flessibilità di impiego, compresa la creazione di grafici e mappe, ad esempio per singolo indice o singolo comune.


Inoltre, è possibile accedere direttamente a un cruscotto di SINTESI DEI RISULTATI sugli indicatori, contenente un corredo di tavole e figure, anche queste modellabili secondo i temi e i territori di interesse.


