Nel Golfo di Follonica, lungo la costa toscana tra Livorno e Grosseto, è entrato in funzione un sistema di monitoraggio sottomarino destinato a cambiare il modo in cui osserviamo e tuteliamo gli ecosistemi marini. Si tratta di un progetto commissionato da ISPRA e realizzato dalla società italiana WSense con fondi del PNRR – progetto MER (Marine Ecosystem Restoration).
L’impianto è operativo dal primo agosto 2025 e consente, per la prima volta, di ricevere in tempo reale una mole imponente di dati sulla qualità delle acque e sulle correnti marine che interessano un’area di circa 1.600 ettari destinata ad acquacoltura (piscicoltura e molluschicoltura).
Un salto quantico nel monitoraggio marino
Grazie a una rete di sensori subacquei e boe di superficie dotate di WiFi, il sistema raccoglie tra 1.500 e 2.000 dati al giorno, contro i pochi valori mensili ottenuti finora con le metodologie tradizionali. Significa che ogni anno confluiranno sulla piattaforma informativa del progetto fino a 747.500 dati, un patrimonio che apre la strada all’uso di big data e intelligenza artificiale per comprendere le dinamiche marine.
“Un salto quantico che apre scenari prima inimmaginabili”, spiega Chiara Petrioli, CEO di WSense. Non si tratta soltanto di numeri: la possibilità di intercettare in tempo reale discontinuità, anomalie o perturbazioni impreviste può avere ricadute concrete sulla gestione sostenibile delle attività di acquacoltura e sulla protezione ambientale.




Come funziona la rete
Il sistema è composto da 9 stazioni di campionamento:
- otto dotate di sensori multiparametrici che misurano temperatura, ossigeno disciolto, torbidità e conduttività;
- due di queste equipaggiate anche con sensori per clorofilla e attività batterica totale (BOD);
- una stazione dedicata a un correntometro che registra direzione e intensità delle correnti lungo 14 livelli di profondità, dal fondale alla superficie.
I dati vengono raccolti in 64 punti di misura e messi a disposizione dei ricercatori ISPRA e degli operatori del settore, con sistemi di allerta automatica in caso di superamento delle soglie.
Costi e vantaggi ambientali
Fino a oggi, raccogliere lo stesso volume di informazioni avrebbe richiesto la posa di chilometri di cavi sul fondale, con costi elevatissimi e notevoli impatti ambientali. Con un investimento di circa 500 mila euro, ISPRA ha reso possibile un sistema che porta il costo per dato a meno di un euro già nel primo anno di attività.
Un primato europeo
Il network installato a Follonica rappresenta il più esteso dispiegamento della tecnologia WSense nel Mediterraneo e nell’Unione Europea. I dati possono essere trasmessi anche via satellite in qualsiasi parte del mondo, aprendo scenari di monitoraggio globale.
Per ISPRA e per l’Italia si tratta di un primato a livello mondiale: il connubio tra monitoraggio ambientale e tecnologie ocean-tech segna un passo importante verso un’economia blu più sostenibile e sicura, in grado di conciliare la crescente domanda alimentare con la tutela degli ecosistemi marini.
Come ricorda la missione di WSense, “dare voce all’oceano” è la chiave per affrontare crisi come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Con questo progetto, il Golfo di Follonica diventa un laboratorio all’avanguardia per la scienza e l’innovazione ambientale.

