Ambiente

Premio AICA 2025: il giornalismo climatico italiano tra territorio, scienza e nuove narrazioni

La XXII edizione del Premio AICA, svoltasi ad Alba il 22 novembre, conferma quanto la comunicazione ambientale stia diventando una vera infrastruttura civile: un ponte tra scienza, territori, cittadine e cittadini chiamati a comprendere e affrontare gli impatti della crisi climatica. Il riconoscimento – dedicato da oltre vent’anni alle migliori esperienze di informazione ambientale – quest’anno ha portato sul palco voci diverse per linguaggi, formato e scala, accomunate da un impegno crescente nella divulgazione chiara, rigorosa e coinvolgente.

Il viaggio lungo il Po premiato da CliCAlp

A vincere la categoria tematica Premio CliCAlp, nata nell’ambito del progetto europeo coordinato da AICA, è stato L’ultima goccia – Viaggio lungo il Po, podcast di Chora Media scritto da Francesca Milano e prodotto da Alex Peverengo.
Un audio-reportage che attraversa il “Grande Fiume” raccogliendo le testimonianze di chi vive lungo le sue rive e sperimenta in prima persona gli effetti del cambiamento climatico: siccità sempre più estreme, agricolture in difficoltà, fragilità ecosistemiche che raccontano la nuova frontiera della crisi idrica italiana. Un racconto popolare e giornalistico allo stesso tempo, capace di trasformare un fiume in una lente sulla vulnerabilità del Paese.

La cerimonia ha dato spazio anche al progetto finalista Sulle tracce dei cambiamenti climatici, documentario del Parco Fluviale Gesso Stura e della Regione Piemonte, prodotto nel quadro del programma ALCOTRA. Un viaggio transfrontaliero che mostra come le Alpi stiano cambiando, tra ritiro dei ghiacciai, nuove fragilità e trasformazioni dei paesaggi.

Il mosaico climatico dell’informazione locale

Per la categoria “Comunicare i cambiamenti climatici” il riconoscimento è andato a Scrivo da un paese che non esiste, progetto di quality journalism promosso da ANSO – Associazione Nazionale della Stampa Online.
Il lavoro raccoglie le esperienze delle testate locali chiamate a raccontare gli impatti della crisi climatica nei territori più periferici del Paese, dalle coste colpite dalle mareggiate ai piccoli comuni travolti da alluvioni, siccità e frane. Un mosaico di storie che ricorda come la crisi climatica non sia un fenomeno astratto, ma un insieme di micro-eventi che modellano la vita quotidiana.

Le menzioni del comitato scientifico

Il comitato scientifico ha assegnato una Menzione Speciale al climatologo Daniele Cat Berro, collaboratore della Società Meteorologica Italiana e redattore storico di Nimbus.
Il riconoscimento sottolinea l’importanza della divulgazione scientifica di qualità, in un momento in cui accuratezza, accessibilità e affidabilità delle informazioni su clima e meteo sono essenziali per contrastare disinformazione e negazionismo.

Premio alla carriera: Franco Borgogno

Il Premio alla carriera 2025 è stato attribuito a Franco Borgogno, giornalista, divulgatore e guida ambientale, da anni impegnato nel far conoscere gli impatti dell’inquinamento da plastica e del riscaldamento globale, soprattutto nell’Artico.
La motivazione celebra la sua capacità di unire scienza, esperienza diretta e cittadinanza attiva, coinvolgendo il pubblico attraverso libri, progetti di ricerca e percorsi di Citizen Science.

Una menzione speciale alla narrazione visiva

Una ulteriore menzione è stata dedicata a Tomaso Clavarino per il progetto Have you ever heard the sound of falling rocks?, che unisce fotografia e narrazione visiva nei luoghi trasformati dal cambiamento climatico.

Il ruolo del giornalismo ambientale oggi

Il Premio AICA 2025 mostra una tendenza chiara:

  • la crisi climatica entra nei linguaggi popolari, nei podcast, nella fotografia, nei reportage locali;
  • la qualità dell’informazione diventa un presidio democratico;
  • la narrazione ambientale si fa sempre più radicata nei territori, nei conflitti e nelle speranze delle comunità.

Un giornalismo che non si limita a documentare il cambiamento, ma contribuisce a renderlo comprensibile, condiviso e, soprattutto, affrontabile.

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