Raccolta differenziata Rifiuti urbani

Raccolta rifiuti: test su un contenitore speciale interrato nel Comune di Bressanone

La raccolta dei rifiuti urbani costituisce una delle politiche alla quale ogni amministrazione deve prestare maggiore attenzione. Favorire la riduzione dei rifiuti prodotti, incrementare la quantità di raccolta differenziata di qualità, in modo da avviarla filiere di recupero/riuso/riciclo, riducendo al massimo la quantità di materia da smaltire, richiede sforzi particolari per individuare le soluzioni più efficaci, con una attenzione, poi, anche agli aspetti di decoro e estetica di una realtà nei confronti sia dei propri cittadini che dei visitatori, in primis i turisti.

Parliamo qui di Bressanone, un comune di quasi 23.000 abitanti, il terzo per popolazione della provincia autonoma di Bolzano. In primo luogo, riportiamo dal Catasto dei rifiuti ISPRA i dati relativi alla raccolta dei rifiuti urbani negli ultimi dieci anni. Vediamo che ormai dal 2014 si attesta sopra la soglia del 65% di differenziata, che nell’ultimo anno disponibile ha raggiunto il 73%.

Nei due grafici che seguono il dettaglio della composizione per quanto riguarda il 2021.

 Il comune sta testando un nuovo contenitore interrato con sistema di pesatura integrato per sacchi dei rifiuti fino a 80 litri

Questo sistema, scelto per l’estetica e per agevolare il conferimento anche alle piccole e medie attività produttive, è prodotto dall’azienda svizzera Villiger in collaborazione con l’azienda austriaca Pöttinger.

Scopriamo, attraverso l’intervista al dott. Michele Bellucco, Direttore Servizi Ambientali di ASM Bressanone SpA, la sua esperienza nella gestione rifiuti e come avvengono le scelte per migliorare questo servizio, rispettando il contesto e le risorse a disposizione.

Com’era la situazione della raccolta dei rifiuti quando ha iniziato ad occuparsi di gestione dei rifiuti a Bressanone?

Ho iniziato nell’anno in cui era appena stata introdotta la tariffa puntuale con la misurazione degli svuotamenti dei singoli cassonetti. Ci siamo confrontati con il problema dei quartieri o dei condomini densamente popolati in cui avremmo dovuto assegnare un cassonetto a ogni famiglia. Già da subito, nel 1998, abbiamo iniziato a studiare delle soluzioni tecnologiche con degli apparecchi elettronici con identificazione e pesatura del rifiuto.

Vi era la necessità di trovare una soluzione all’applicazione della tariffa puntuale connessa con la difficoltà, anche logistica, di destinare un cassonetto a ogni nucleo familiare o attività produttiva, soprattutto in quelle zone dove vi sono condomini con moltissime famiglie e questo avrebbe significato altrettanti cassonetti.

Considerando il problema dal punto di vista del posizionamento all’interno del condominio e della movimentazione da parte degli utenti ma anche valutando le difficoltà nella gestione degli svuotamenti nel giorno di raccolta, abbiamo trovato la soluzione, già nel 1998, tramite questi sistemi con tessera identificazione e pesatura.

Quali sono i vantaggi di questa soluzione?

Ci sono vantaggi dal punto di vista dei costi di raccolta e dei costi del personale, e poi tutta una serie di vantaggi ambientali anche in termini di minore traffico, rumore, ed emissioni di CO2 nel ciclo del servizio.

Come hanno reagito gli abitanti di Bressanone la scelta di pesare i rifiuti?

Molto bene, ci arrivano richieste di estendere il sistema anche da altri quartieri. Attualmente con questa modalità noi copriamo tutto il fondovalle e circa il 50% dei nostri clienti, grazie a 43 punti di raccolta dei rifiuti residui ed organici con identificazione mediante tessera e pesatura dei rifiuti residui. Due installazioni su trovano a 2000 metri di altitudine, a servizio della zona sciistica della Plose e degli alberghi. Le restanti zone, meno densamente popolate, hanno ancora il sistema con il cassonetto individuale che probabilmente resterà tale in quanto un sistema centralizzato ha indubbi vantaggi nelle zone densamente popolate ma non sempre nelle zone rurali e di insediamenti sparsi.

Attualmente quali rifiuti vengono pesati?

Solo il residuo. Per gli altri rifiuti non abbiamo al momento alcuna identificazione, tranne che per l’organico. In quel caso le utenze che effettuano il compostaggio domestico non sono abilitate all’uso degli apparecchi, non possono quindi conferire rifiuti organici, perché hanno dichiarato di fare il compostaggio e non sono allacciate al servizio, come non sono allacciate le utenze produttive al servizio centralizzato dell’umido. Queste ultime hanno un cassonetto dedicato, con servizio di svuotamento porta a porta bisettimanale.

Il porta a porta viene quindi ancora utilizzato?

Facciamo il porta a porta del residuo nelle zone dove non abbiamo questi apparecchi centralizzati e il porta a porta dell’umido presso le utenze produttive o in alcuni quartieri a livello condominiale.

Che benefici può portare il nuovo contenitore interratoche state testando?

Da un punto di vista estetico ha un impatto migliore rispetto ai seminterrati, anche se va sottolineato che occorrerà concordare con la Soprintendenza come integrare l’apparecchio al contesto del centro storico, anche da un punto di vista di pavimentazione e colori. Il grande vantaggio che porta questo apparecchio riguarda la dimensione della bocca di conferimento che lo agevola anche per le piccole e medie utenze produttive che arrivano con il sacco da 80 litri. Nelle installazioni attualmente in funzione la bocca di carico ha un volume utile di circa 60 litri e quindi eravamo spesso al limite.

Con questo sistema è molto agevole il conferimento, non ci sono strutture che ruotano e che girano perché, sotto, lo sportello sale e scende. Quello che desideriamo testare è l’affidabilità nel tempo.

Il sistema di pesatura dei rifiuti ha aspetti positivi per la differenziazione da parte dei cittadini?

A mio avviso sì, perché incentiva a produrre meno rifiuti e a differenziare correttamente quello che può essere separato, in particolare i rifiuti organici che sono pesanti, ma anche, il vetro, la carta o il cartone.

Come mai ci sono queste differenze tra un Comune e l’altro nella gestione dei rifiuti?

Dipende dalle condizioni di partenza secondo me, dalla dotazione di personale, dall’impiantistica di supporto e quindi degli impianti di destinazione dei rifiuti e da quanto sono lontani. Tutto il contesto in cui ci si trova ad operare fa sì che si trovino poi le soluzioni e, nel caso specifico della gestione, ci sono anche implicazioni come il turismo e gli obiettivi posti dal Comune stesso. Ogni sistema ha comunque i suoi vantaggi e svantaggi.

Qual è lo svantaggio di questo sistema?

Oltre all’investimento tecnologico ed alle periodiche manutenzioni, serve del know-how nella gestione, noi, ad esempio, abbiamo un servizio di reperibilità H24. Questi apparecchi possono bloccarsi, ad esempio, il venerdì sera e devi avere qualcuno che interviene; pertanto, serve un sistema per gestire il costante funzionamento di queste apparecchiature e la relativa manutenzione.

Come formate i cittadini all’utilizzo dei nuovi apparecchi?

Quando attiviamo un servizio, viene inviata la tessera con delle brevi istruzioni, la localizzazione dei punti di raccolta e come utilizzarli. Adesso stiamo studiando gli adesivi e la comunicazione da posizionare sul nuovo contenitore.

Come vede il futuro della raccolta dei rifiuti?

Lo vedo con una grande attenzione verso la qualità, tecnica oltre che commerciale, verso un incremento della qualità del servizio e una sempre maggiore automatizzazione, ove possibile.

Si deve poi spingere sulla prevenzione: bisognerebbe cercare il più possibile di non produrre il rifiuto e porsi il problema a monte, soprattutto con riguardo agli imballaggi di plastica. Anche la normativa europea sta andando nella direzione della prevenzione e del riutilizzo.

Gli obiettivi della raccolta differenziata saranno sempre più strutturati, non solo sulla quantità ma anche sulla qualità della raccolta differenziata, considerando ciò che riesce effettivamente ad andare al recupero.

Utilizzare questo sistema innovativo di pesatura la rende un precursore nel sistema di gestione della raccolta?

Un po’sì, ma devo dire che è la struttura aziendale che abbiamo che ci ha permesso di gestire questi sistemi senza problemi, perché è necessaria un’organizzazione che mantiene tutto in efficienza e in regola.

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