il SalinaDocFest ospita, il 17 luglio, uno degli eventi più significativi della sua edizione, confermando la vocazione del festival a promuovere attraverso il cinema documentario una riflessione attiva e consapevole sui temi dell’ambiente, della giustizia sociale e della sostenibilità. Protagonista d’eccezione sarà Jeremy Irons, attore Premio Oscar e Ambasciatore di Buona Volontà della FAO, che parteciperà alla proiezione del documentario Trashed e a un incontro pubblico nel cuore di Malfa.
Il film Trashed, diretto dalla regista britannica Candida Brady, nasce da una riflessione urgente e personale: quella di voler comprendere fino in fondo il costo reale del nostro stile di vita, spesso fondato su modelli insostenibili di produzione e consumo. Irons, anche produttore esecutivo del progetto, si mette in viaggio attraverso alcuni dei luoghi più colpiti dall’inquinamento globale – dalle discariche libanesi alle coste indonesiane sommerse dalla plastica – per documentare le conseguenze devastanti dell’attuale gestione dei rifiuti e incontrare chi, in ogni parte del mondo, sta già costruendo soluzioni.
La forza del documentario risiede proprio nella sua capacità di unire rigore scientifico e impatto emotivo: la narrazione alterna immagini scioccanti di degrado ambientale a testimonianze di esperti, attivisti, medici e cittadini che ogni giorno affrontano le ricadute ambientali e sanitarie della nostra “cultura dello scarto”. Trashed non si limita a denunciare, ma stimola riflessione e azione, suggerendo un necessario cambiamento culturale e sistemico.
Jeremy Irons, interprete da sempre attento alle grandi questioni del nostro tempo, ha dichiarato che questo potrebbe essere il suo ruolo più importante: «Abbiamo girato Trashed perché esiste un bisogno urgente di affrontare il tema dei rifiuti e della sostenibilità. I film possono parlare alle coscienze, informare, educare e, soprattutto, motivare al cambiamento». Il cinema, sottolinea, ha il potere di raggiungere un pubblico ampio, emozionare e “mobilitare le energie collettive”, come è accaduto con documentari di forte impatto come An Inconvenient Truth.

