Nel precedente articolo Alluvione a Campi Bisenzio (FI), dentro la notizia, nel quale abbiamo brevemente ricordato l’evento che ha colpito la cittadina dell’hinterland fiorentino, insieme a diverse altre località della piana Firenze-Prato-Pistoia, abbiamo espresso l’intento di andare alla ricerca di dati disponibili in merito e quindi di condividere queste “conoscenze” utili per poter meglio comprendere cosa sia successo, perchè e se sia possibile fare qualcosa per evitare il ripetersi di fatti del genere.
Poi in Dentro la notizia. Alluvione a Campi Bisenzio (FI). I dati sulla pioggia caduta abbiamo esaminato i dati messi a disposizione dal Sistema Idrologico e Geologico della Toscana (SIR) in merito alle piogge verificatesi lungo il bacino del fiume Bisenzio (dai primi decenni del secolo scorso ad oggi), quindi in Dentro la notizia. Alluvione a Campi Bisenzio (FI). I dati idrometrici abbiamo visto i dati degli idrometri esistenti lungo il corso del Bisenzio, e poi in Dentro la notizia. Alluvione a Campi Bisenzio (FI). Le aree a pericolosità alluvione nei comuni della Piana Firenze-Prato-Pistoia, la situazione per quanto riguarda le aree a pericolosità idraulica (alluvioni).
Questa volta vediamo altri dati, forniti da ISPRA, in merito al consumo di suolo. Su queste pagine, abbiamo più volte parlato di questo tema, evidenziando come si continui in Italia a incrementare il livello di artificializzazione e di conseguente impermeabilizzazione del territorio, causando la perdita, spesso irreversibile, di aree naturali e agricole. Tali superfici sono state sostituite da nuovi edifici, infrastrutture, insediamenti commerciali, logistici, produttivi e di servizio e da altre aree a copertura artificiale all’interno e all’esterno delle aree urbane esistenti. Come ha evidenziato il prof. Nicola Casagli dell’Università di Firenzee nell’intervento citato nell’articolo iniziale su questa serie di approfondimenti, l’urbanizzazione del territorio determina l’incremento degli elementi esposti a rischio e della loro vulnerabilità, oltreché la progressiva impermeabilizzazione del suolo.
Costituisce cioè in qualche modo una concausa degli alluvioni (per l’impermeabilizzazione del suolo che riduce la quantità di pioggia assorbita e quindi la maggiore quantità di questa che si riversa nei corsi d’acqua) e soprattutto per l’aumento del rischio da parte di un numero maggiore di persone, edifici, attività che si trovano in zone alluvionali (vedi predente articolo sul tema).
E’ quindi rilevante vedere qual’è stata la dinamica nel tempo dell’urbanizzazione della Piana Firenze, Prato, Pistoia proprio esaminando i dati del conusmo di suolo. A questo proposito ricordiamo che in Parlamento sono da tempo in discussione varie proposte di legge sulla limitazione del consumo di suolo, puntando sulla rigenerazione urbana, sul riutilizzo degli edifici dismessi che possono diventare spazi fruibili per i cittadini, contrastando poi ogni forma di abusivismo che deturpa il paesaggio aggirando leggi e norme di sicurezza, senza però mai arrivare all’approvazione di una norma cogente efficace.
Nelle due mappe interattive che seguono sono visibili le percentuali totali di suolo consumato per comune al 2022 e l’inceremento (in valore assoluto – ettari) fra il 2006 ed il 2022. Cliccando poi sui singoli comuni sono visibili i dati di tutti gli anni in dettaglio.
Giò ad un primo colpo d’occhio di vede che la Piana di cui stiamo parlando costituisce la parte maggiormente urbanizzata del territorio delle tre province in questione e di come in questi più di quindici anni (da quando sono disponibili i dati ISPRA) questa tendenza continui, sia pure in misura diversificata fra i vari comuni.
Nelle due tabelle interattive (è possibile ricercare i dati del singolo comune ed ordinare le tabelle in senso ascendente/discendente per ogni colonna) che seguono, sono riportati i dati in valore assoluto ed i percentuale per singolo comune dal 2006 al 2022 (è necessario scorrere le tabelle verso destra).
D'altra parte l'urbanizzazione corrisponde anche ad un incremento della popolazione residente che siamo andati a riscontrare, sulal base dei dati ISTAT disponibili per gli anni 2001.2019 nella mappa (cliccando sui singoli comuni sono visibili i dati di dettaglio) e nella tabella successiva.
