Ambiente

La campagna di ISDE Italia per la prevenzione dei rischi per la salute da esposizione alla plastica

Da qualche mese ISDE Italia, insieme a varie società scientifiche, ha iniziato la Campagna nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute da esposizione alla plastica.”

Da molti anni i materiali in plastica sono presenti nelle nostre attività quotidiane e rappresentano una quota consistente dei rifiuti prodotti, e spesso abbandonati. Oltre a causare inquinamento ambientale, con contaminazione del mare, del suolo e dell’aria, i frammenti più piccoli, definiti microplastiche e nanoplastiche, penetrano nell’organismo soprattutto con gli alimenti che consumiamo, con l’acqua e le bevande in bottiglia di plastica, per contatto con tessuti sintetici, con giocattoli in plastica, con cosmetici, e determinano danni alla salute.

La plastica, prodotta a partire da combustibili fossili, causa danni agli ecosistemi e alla salute degli animali e dell’uomo ed ha forti implicazioni nella crisi del clima.
La plastica può alterare i suoli (composizione, stabilità, produzioni alimentari etc.). Le particelle microscopiche (microplastiche) si trovano anche in atmosfera e possiamo respirarle. Possono contaminare le acque e accumularsi nei sedimenti diventando cibo per i pesci che poi noi mangiamo. Le microplastiche possono trasportare contaminanti e batteri resistenti agli antibiotici e alterare funzione e immunità intes- tinali. Solo se noi riduciamo l’acquisto della plastica inviamo un messaggio forte ai produttori, proteggiamo noi stessi e i nostri figli, salviamo l’ambiente e aiutiamo il clima a non peggiorare.

La plastica si produce a partire da sostanze pericolose come cloruro di vinile, 1,3 butadiene, stirene con aggiunti additivi altrettanto pericolosi come bisfenolo A, ftalati, alchilfenoli, perfluorurati. Tali sostanze sono cedute al sangue e distribuite in tutto l’organismo e interferiscono con l’attività dei nostri ormoni (interferenti endocrini-IE). Esse sono state già ritrovate nel sangue e nelle urine di adulti e bambini e nel cordone ombelicale, a testimonianza del loro passaggio at- traverso la placenta. Il periodo più critico per gli effetti sulla salute è rappresentato dai primi 1000 giorni di vita. Infatti, possono causare malformazioni alle vie urinarie e agli organi genito-urinari, diminuzione dellanfertilità maschile e femminile e maggior rischio di carcinoma testicolare nei maschi.

In questo periodo sono incrementate sensibilmente le adesioni alla campagna e la diffusione dei materiali messi a disposizione di medici, farmacisti, ecc. da stampare ed esporre nei luoghi di vita e di lavoro.

E’ stato organizzato un corso di formazione a distanza (accreditato per molte professioni mediche) al quale è possibile partecipare. Il corso  ha come docenti alcuni dei massimi esperti nazionali sul tema ed affronterà l’argomento a 360°, dalla normativa alle principali evidenze epidemiologiche, dai metodi messi a punto per la rilevazione delle microplastiche nei tessuti umani alle misure per la riduzione dell’esposizione e molto altro.

Sono state predisposte diverse schede di approfondimento su aspetti specifici del tema.

Acqua in bottiglie di plastica

Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA)

Plastica e interferenza endocrina (disturbo dell’attività degli ormoni)

PFAS e plastica 

L’esposizione alla plastica nei primi 1.000 giorni di vita

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