Anche per il 2024 è stato pubblicato il Rapporto Eco Media sulla copertura delle notizie su ambiente e sviluppo sostenibile da parte dei media italiani. Su queste pagine avevamo visto i contennuti delle edizioni 2023, 2022 e 2021.
Quest’anno il monitoraggio, promosso da Pentapolis Institute ETS edal web magazine Eco in Città, è stato redatto da Volocom, si è svolto dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 sui palinsesti stampa, web, tv e radio, con un approfondimento specifico per la copertura media della COP 29 in particolare sui social media.
Nell’ambito dell’informazione ambientale, il 2024 si caratterizza per un’attenzione mediatica rivolta principalmente alla tematica crisi, la quale viene citata in 1.199.605 contenuti fra articoli stampa, web, servizi televisivi e trasmissioni radiofoniche. La seconda tematica più discussa dai media è economia (che tratta anche l’economia circolare) con 811.349 citazioni, seguita da biodiversità, presente in 666.531 contenuti. Un’altra tematica rilevante è risorse, la quale ottiene 639.244 citazioni, mostrando un interesse più marcato dei media rispetto a energia, in coda con 630.966. Istituzioni e società trova meno spazio nel panorama informativo, posizionandosi al penultimo posto in classifica con 357.100 citazioni. Infine, la tematica trasporti risulta la meno citata (187.281), indicando un interesse comparativamente minore per i trasporti nel quadro delle tematiche ambientali monitorate.

Complessivamente, dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 è il web a trattare maggiormente la tematica del cambiamento climatico e i temi ad esso connessi, come si nota dal grafico sottostante che mostra la presenza della tematica crisi – in termini percentuali – nei palinsesti analizzati.

Complessivamente, dal primo gennaio al 31 dicembre 2024 è il web a trattare maggiormente la tematica del cambiamento climatico e i temi ad esso connessi, come si nota dal grafico sottostante che mostra la presenza della tematica crisi – in termini percentuali – nei palinsesti analizzati.
Le fonti web (inclusi gli aggregatori di notizie) producono 810.562 articoli, rappresentando il 68% delle citazioni complessive. Le fonti stampa seguono con 229.351 citazioni, pari al 19% del totale. A incidere sul dato è anche l’alto numero di fonti web e le logiche editoriali che distinguono le due tipologie di fonti. Tendenzialmente, infatti, le testate web producono un maggior numero di articoli rispetto alla stampa tradizionale. Al terzo posto si segnalano le emittenti televisive, menzionando i temi con- nessi alla crisi climatica e al cambiamento climatico in 117.948 contenuti, corrispondenti al 10%. Infine, le fonti radio coprono il 3%, producendo 41.744 citazioni.

A fianco si riporta la classifica delle parole più frequenti all’interno degli articoli e delle trasmissioni che hanno trattato la tematica crisi. Il cluster include diversi concetti che abbiamo indicato come concetti che rappresentano fattori di crisi ecologica (alluvione, cambiamento climatico, inquinamento, siccità, inondazioni, crisi climatica, discarica, riscaldamento globale, dissesto idrogeologico, emissioni gas serra, crisi ambientale, desertificazione, pesticidi, deforestazione, marine litter).

Nell’arco del 2024 il termine COP29 è stato menzionato sulle piattaforme social considerate (Facebook, Instagram, TikTok, X) in 23.847 contenuti, pubblicati da 9.818 autori. L’engagement prodotto dai post – indice del coinvolgimento degli utenti social rispetto all’oggetto dei contenuti – è di 960.425 interazioni complessive.

