Ambiente Comunicazione e informazione

Il Rapporto Ecomedia, l’informazione ambientale in Italia nel 2021

Ogni anno dal 2014 viene redatto e pubblicato un Rapporto che raccoglie i risultati del monitoraggio svolto dall’Osservatorio Sostenibilità e Ambiente Eco-Media con l’obiettivo di effettuare una analisi costante del trattamento informativo svolto dal mezzo stampa sulla tematica ambientale, nelle sue diverse declinazioni, al fine di comprendere quanto, quando e come l’ambiente e le questioni ad esso connesse fanno notizia.

La metodologia adottata per il rapporto 2021

Il monitoraggio ha coperto il periodo da giugno a settembre. Sono state selezionate dodici parole chiave: ambiente, biologico, clima (o climate change), Covid (o coronavirus), ecologia, energia rinnovabile, green economy, inquinamento, mobilità sostenibile sviluppo sostenibile, transizione ecologica vaccini.

Dieci hanno un’affinità con la sfera dell’ambiente più in generale, mentre due hanno a che fare con la pandemia in senso stretto. Si è deciso di non attenersi strettamente alle parole indicate, ma di considerare anche quelle affini (ad esempio pandemia, covid coronavirus come sinonimi).

Queste parole chiave, una volta rilevate e conteggiate, sono state catalogate a seconda del taglio dell’articolo in cui apparivano. Le sezioni scelte per la suddivisione sono: politica, economia, cultura/spettacolo/sport e salute. Nell’analisi del web è stato aggiunto il settore “cronaca” per via del numero elevato di notizie che escono quotidianamente rispetto alla televisione e della frequenza con cui il Covid-19, e quindi la relativa parola chiave, veniva preso come contesto.

I risultati emergenti dal rapporto

La pandemia continua a essere il tema centrale nei media italiani. La preoccupazione per i contagi ha lasciato il posto alla tematica dei vaccini, e di conseguenza a quella dei cosiddetti No vax, e ciò a discapito delle tematiche dell’ambiente, sempre in secondo piano rispetto al preponderante coronavirus. Anche alcune notizie di attualità (la crisi in Afghanistan in primis) hanno tolto spazio all’ambiente e al clima, che però è tornato in correlazione a catastrofici eventi climatici in Europa – Germania e Belgio – e in Italia – Sicilia in particolare – durante l’estate.

Tra i telegiornali monitorati, il TG5 è quello che ha fatto emergere un interessamento costante e sistematico alle tematiche ambientali, mentre il TG3 ha posto maggior attenzione al tema durante l’estate, e per Sky TG24 ambiente fa rima con economia e mobilità sostenibile. TG1 TG2000 vengono monopolizzate dal coronavirus, mentre il TG di La7 dedica buona parte del suo spazio informativo al tema Covid, con un focus specifico sui vaccini, affrontando la tematica ambientale in ottica europea.

Su Repubblica.it le tematiche ambientali sono quasi sempre presenti, ma in maniera minore rispetto a quelle della pandemia; corriere.it dedica molto spazio all’economia legata al Covid, così come ilsole24ore.comIlfattoquotidiano.itilrestodelcarlino.it tpi.it si concentrano sui vaccini, mentre è quasi completamente assente la copertura ambientale nel Giornale.

Nei giornali radio di RTL Rai Radio1, la parola vaccini è la più presente. Coronavirus è la seconda in ordine di apparizione, e manca solamente l’11 settembre. I temi ambientali non hanno mai una parte a sé, come li hanno invece la politica interna o estera o lo sport, e fuori da tre eventi particolari le parole chiave per l’ambiente vengono nominate solamente in altre tre occasioni, per un totale di sei giorni su sedici (poco più di un quarto).

Il Pnrr e la designazione di un ministero della Transizione ecologica non hanno portato l’attenzione che ci si aspettava sul tema del cambiamento climatico e dell’ambiente. Anche sui social i giornali scelgono di puntare su Covid e vaccini, ed è quasi del tutto assente la tematica ambientale.

Sezione TV

Il monitoraggio settimanale è stato svolto su alcuni telegiornali – TG1, TG3, TG5, LA7 e TG2000 – rispetto alle parole chiave e ai contenuti afferenti alla sfera ambientale e alla presenza delle parole coronavirus/covid vaccini, incluse per parametrare il livello di attenzione delle testate rispetto alla gestione della pandemia e all’andamento della campagna vaccinale durante il periodo di analisi.

L’attività di monitoraggio ha avuto inizio il 5 giugno, contestualmente alla giornata mondiale dell’ambiente. La particolarità della data, e l’ampio spazio dedicato in tutte le edizioni dei telegiornali al tema ambientale, ha fatto sì che il rilevamento cominciasse con un picco sia dei termini registrati per ogni singola edizione che della diversificazione dei termini rintracciati

Nello svolgimento del monitoraggio delle giornate successive, quindi, si è potuta constatare una riduzione della presenza dei termini ricercati, che ha coinvolto mediamente tutte e tre le testate, senza particolari eccezioni. In linea generale, i catastrofici avvenimenti climatici a metà estate – e in particolare nella seconda metà di luglio – hanno fatto registrare un innalzamento della presenza delle parole chiave nel monitoraggio.

Sezione Web

Sono state analizzate a livello digitale sette testate online: La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore, Il Fatto Quotidiano, Il Giornale, The Post Internazionale (Tpi) e la sezione di Pesaro del Resto del Carlino. La scelta di analizzare questi giornali deriva dalla necessità di ricostruire un quadro completo dell’informazione sul web, scegliendo alcune delle testate che hanno un maggiore seguito a livello nazionale con lo scopo di capire le modalità con cui questi argomenti di fondamentale importanza vengono trattati e approfonditi.

Sezione Radio

La nascita dei podcast sta facendo vivere una nuova giovinezza alla radio, un medium che si era pensato sorpassato. Nel caso dei podcast, del mezzo di informazione originario è rimasta soltanto la voce, perché il supporto non è l’autoradio o la radio da casa, ma lo smatrphone, il tablet o il computer. Eppure non è nella forma che risiede la sostanza.

Per la rilevazione del Rapporto Eco Media 2021 si è scelto di prendere a campione il Giornale radio (Gr) della radio più seguita, RTL, e il Gr più famoso, quello di Rai Radio 1. Radio Rai è stata l’emittente che è cresciuta di più nelle rilevazioni Ter. Nella classifica Ter, RadioRAI scavalca negli ascolti il gruppo Gedi, posizionandosi al secondo posto dopo le radio Mediaset.

Social network

Nel Rapporto di quest’anno aono stati analizzati anche i profili social – Instagram, Facebook e Twitter – dei quotidiani oggetto d’indagine. Lo scopo era osservare, al netto della produzione di articoli e contenuti dei giornali italiani, su quali di questi articoli i giornali scegliessero di puntare sui propri social, a quali scegliessero di dare una maggiore visibilità, posto che un articolo condiviso sui social ne ha di sicuro un maggiore rispetto a uno che resta solo sul sito del giornale.

A fronte di una scarsa presenza di tutte le parole monitorate – in alcune giornate non sono presenti occorrenze per nessuna parola, si rivela una netta prevalenza di Covid (o coronavirus) vaccini, soprattutto su Facebook. Anche nel 2021, come nel 2020, le parole legate alla pandemia sovrastano quindi le parole legate al clima e all’ambiente.

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