Ambiente Dati ambientali Ispra Mare SNPA

Dati aperti disponibili e tempestivi sulla Strategia Marina

La Direttiva 2008/56/CE (Strategia Marina) definisce la politica ambientale per il mare dell’Unione europea, volta al raggiungimento del “buono stato ambientale” per tutte le acque marine degli Stati membri. 

In più occasioni abbiamo parlato della Strategia Marina e presentato alcuni dati disponibili Rifiuti spiaggiati nel 2020 in ItaliaIl monitoraggio dei rifiuti sulle spiagge italianeIl monitoraggio delle microplastiche: agenzie ambientali e citizen scienceSono necessari ulteriori sforzi per intervenire sulle fonti terrestri di rifiuti mariniSostanze pericolose negli organismi marini nei mari europeiSpecie marine non indigene nei mari europei, La fotografia dei mari italiani nel monitoraggio di SNPA per la Strategia marina.

In alcuni degli articoli citati sopra avevamno sottolineato come i dati rilevati nell’ambito dei monitoraggi per la Strategia Marina sono importantissimi e come fosse indispensabile che fossero messi a disposizione di tutti in formato aperto, facilmente consultabili,  e tempestivi.

Vogliamo ora sottolieare con soddisfazione ed apprezzamento, che ora ciò avviene con l’accesso al sito curato dal Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA-ISPRA), visibile all’indirizzo
http://www.db-strategiamarina.isprambiente.it/app/#/, che costituisce il punto di accesso al Sistema Informativo Centralizzato dati che ha come obiettivo la raccolta, la gestione e la condivisione a livello comunitario dei dati provenienti dai Programmi di Monitoraggio nell’ambito della Direttiva Quadro sulla Strategia Marina (MSFD).

I “descrittori” dello stato del Mare

La Strategia marina si fonda sull’analisi di 11 descrittori sulla base dei quali vengono effettuate le valutazioni previste dalla Direttiva 2008/56/CE e sono indicati nella Decisione (UE) 2017/848 della Commissione Europea del 17 maggio 2017, che definisce i criteri e le norme metodologiche relativi al buono stato ecologico delle acque marine nonché le specifiche e i metodi standardizzati di monitoraggio e valutazione. Nel seguito sono elencate le definizioni degli 11 descrittori.

  • Descrittore 1: La biodiversità è mantenuta. La qualità e la presenza di habitat nonché la distribuzione e l’abbondanza delle specie sono in linea con le prevalenti condizioni fisiografiche, geografiche e climatiche.
  • Descrittore 2: Le specie non indigene introdotte dalle attività umane restano a livelli che non alterano negativamente gli ecosistemi.
  • Descrittore 3: Le popolazioni di tutti i pesci, molluschi e crostacei sfruttati a fini commerciali restano entro limiti biologicamente sicuri, presentando una ripartizione della popolazione per età e dimensioni indicativa della buona salute dello stock.
  • Descrittore 4: Tutti gli elementi della rete trofica marina, nella misura in cui siano noti, sono presenti con normale abbondanza e diversità e con livelli in grado di assicurare l’abbondanza a lungo termine delle specie e la conservazione della loro piena capacità riproduttiva.
  • Descrittore 5: È ridotta al minimo l’eutrofizzazione di origine umana, in particolare i suoi effetti negativi, come perdite di biodiversità, degrado dell’ecosistema, fioriture algali nocive e carenza di ossigeno nelle acque di fondo.
  • Descrittore 6: L’integrità del fondo marino è ad un livello tale da garantire che la struttura e le funzioni degli ecosistemi siano salvaguardate e gli ecosistemi bentonici, in particolare, non abbiano subito effetti negativi.
  • Descrittore 7: La modifica permanente delle condizioni idrografiche non influisce negativamente sugli ecosistemi marini.
  • Descrittore 8: Le concentrazioni dei contaminanti presentano livelli che non danno origine a effetti inquinanti.
  • Descrittore 9: I contaminanti presenti nei pesci e in altri prodotti della pesca in mare destinati al consumo umano non eccedono i livelli stabiliti dalla legislazione comunitaria o da altre norme pertinenti.
  • Descrittore 10: Le proprietà e le quantità di rifiuti marini non provocano danni all’ambiente costiero e marino.
  • Descrittore 11: L’introduzione di energia, comprese le fonti sonore sottomarine, è a livelli che non hanno effetti negativi sull’ambiente marino.

In attuazione degli articoli 9 e 10 del D.lgs. 190/2010, l’Italia ha aggiornato i requisiti del buono stato ambientale e la definizione dei traguardi ambientali della Strategia Marina, per ciascun descrittore, con il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 15 febbraio 2019:

Le informazioni sugli esiti del monitoraggio per ciascun descrittore

Nel sito sono disponibili per ciascun descrittore i report di sintesi 2018 degli esiti del monitoraggio effettuato negli anni 2015-2017, nonché i dati raccolti dal monitoraggio delle ARPA nonché altri dati utilizzati a supporto. Ad esempio proponiamo qui sotto un grafico tratto dal report sul descrittore 10 relativamente ai rifiuti spiaggiati.

Ma la vera novità consiste nella sezione “Dati di monitoraggio MSFD raccolti dalle ARPA e da ISPRA nel sessennio 2018-2023” (i cui risultati sono stati presentati nell’autunno scorso, come abbiamo raccontato nell’articolo La fotografia dei mari italiani nel monitoraggio di SNPA per la Strategia marina), strutturata in tre sotto-sezioni:

  • Mediterraneo Occidentale
  • Ionio
  • Adriatico

Per ciascuna delle sottosezioni è visibile una pagina “indice” con l’elenco dei descrittori ed il collegamento ai dati scaricabili per ciascuno di essi, per singolo anno di monitoraggio o per l’insieme di essi (2018-2023).

Per ogni modulo/anno si scarica un file zippato contenete i file Excel con i dati raccolti. A differenza di quanto avveniva nel triennio 2015-2017, i singoli file, organizzati in fogli, contengono tutte le informazioni necessarie per chi vuole analizzarli e rielaborarli.

Ad esempio per il modulo rifiuti spiaggiati sono disponibili in dettaglio ed in modo chiaro le liste dei materiali raccolti e la loro descrizione con un codice che permette l’opportuno collegamento fra il luogo di ritrovamento e le sue caratteristiche.

Ad esempio in Sardegna il 28 aprile 2023 sono stati campionati 125 oggetti [J79 – Pezzo di plastica rigida (tra 2,5 cm e 50 cm)] spiaggiati nell’area di campionamento costituita dalla spiaggia “Oristano Is Arenas” nel comune di Narbolla. E’ quindi agevole poter effettuare velocemente analisi su questi dati.

Ad esempio, in Campania, nel corso dei 4 campionamenti effettuati nei mesi di novembre e dicembre, sono stati rinvenuti 2.361 oggetti ed i seguenti sono quelli con un maggior numero di casi rilevati:

pezzi di polistirolo da vivaio950
pezzi di espanso821
pezzi di plastica82
Bottiglia per bevande <= 0,5 l46
Bottiglia per bevande > 0,5 l – 46
Bottiglie e contenitori in plastica con volume superiore a 0,5 44
tappi di bottiglia25
scarpa 16
Lattina15
Mozzicone di sigarette15
Bottiglia di birra13
tubo corrugato12
bambola11
pallone11
Bottiglia o contenitore di detergenti o detersivi10
Contenitore o imballaggio per esche e pastura10
pezzi tessuto10

Essendo i file differenziati per regione e per periodo di campionamento, se si vuole ottenere dei dati riepilogativi è necessario abbastanza lavoro, ma davvero non c’è paragone con la situazione precedente.

E’ prevista anche la visualizzazione dei dati su base geografica, ma al momento sono ancora pochissimi quelli disponibili, ma certamente costituisce un unlteriore miglioramento in divenire.

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