Agenzia Europea per l'Ambiente - EEA Fiumi e laghi

I pesticidi in Europa

I pesticidi (con un termine ormai entrato nell’uso comune per indicare i fitofarmaci) possono contaminare le acque superficiali e sotterranee e, se le loro concentrazioni superano le soglie critiche, possono essere nocivi per l’ambiente.

In precedenti articoli abbiamo visto gli esiti del monitoraggio dei pesticidi nelle acque superficiali della Toscana, effettuato da parte di ARPAT ed il quadro nazionale della situazione sulla base dei dati forniti dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA).

Il Green Deal europeo stabilisce obiettivi per ridurre l’uso e i rischi dei pesticidi chimici del 50% entro il 2030 nel piano d’azione sull’inquinamento zero, nella strategia Farm to fork e nella strategia sulla biodiversità, con particolare attenzione alla protezione degli ecosistemi e al miglioramento della biodiversità.

La direttiva quadro sulle acque (WFD) stabilisce norme di qualità ambientale per i pesticidi nelle acque superficiali. Per valutare lo stato chimico delle acque sotterranee, è fissato uno standard di qualità precauzionale di 0,1 µg/l per i pesticidi conformemente alla direttiva sulle acque sotterranee, che riflette la volontà di mantenere le concentrazioni di antiparassitari nelle acque sotterranee a bassi livelli.

L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) pubblica i dati riepilogativi sui monitoraggio effettuati nei singoli paesi dell’Unione Europea.

Percentuale di siti di monitoraggio segnalati con antiparassitari che superano le soglie in a) acque superficiali e b) acque sotterranee in Europa ponderata per zona paese (EEA)

Nel 13-30% di tutti i siti di monitoraggio delle acque superficiali, uno o più pesticidi sono stati rilevati al di sopra della soglia di effetto ogni anno tra il 2013 e il 2019. I superamenti di uno o più pesticidi sono stati rilevati tra il 3% e il 7% dei siti di monitoraggio delle acque sotterranee.

I pesticidi che causano più spesso il superamento nelle acque superficiali sono gli insetticidi imidacloprid e malathion e gli erbicidi MCPA, metolachlor e metazachlor, tutti autorizzati per l’uso nei prodotti fitosanitari durante il periodo di monitoraggio, anche se alcuni non sono più approvati.

Nelle acque sotterranee, l’erbicida atrazina e i suoi metaboliti causano la maggior parte dei superamenti. L’atrazina non è stata autorizzata per l’uso nei prodotti fitosanitari durante il periodo di monitoraggio. Nonostante le restrizioni sull’atrazina dal 2007, continua ad essere presente nelle acque sotterranee perché è molto persistente.

Tra il 2013 e il 2019, nei paesi dell’Unione Europea (a 27) sono stati segnalati pesticidi provenienti da un totale di oltre 9.000 siti di monitoraggio per le acque superficiali e più di 13mila siti per le acque sotterranee. Il numero di siti di monitoraggio che segnalano i dati per le acque superficiali varia da meno di 10 siti (Ungheria, Lussemburgo) a più di 1.000 siti (Francia, Italia, Polonia, Spagna).

Il numero di pesticidi segnalati nelle acque di superficie varia da meno di 10 sostanze (Danimarca, Ungheria, Lussemburgo) a più di 100 sostanze (Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia). Per le acque sotterranee, il numero più basso di pesticidi è stato segnalato dal l’Austria (6) e il numero più elevato dalla Francia (215).

Tassi di superamento di oltre il 30% sono stati segnalati in 8 paesi dell’UE per le acque superficiali e in uno per le acque sotterranee. Tassi di superamento elevati sono stati segnalati principalmente nei siti di monitoraggio di fiumi di piccole e medie dimensioni.

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One thought on “I pesticidi in Europa

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