Trasporto privato (auto e moto)

Dati sulla mobilità urbana dalle “scatole nere”

L’iniziativa DATA MOBILITY – realizzata da GO-Mobility, una società che si occupa di studi di traffico, indagini sulla mobilità e pianificazione territoriale – fornisce un’analisi della mobilità. nelle 14 città metropolitane e nei rispettivi comuni capoluogo, condotta tramite i dati delle scatole nere delle automobili (Floating Car Data), riguardante il confronto di indicatori di mobilità, di prestazione e di domanda, riferiti ai mesi di ottobre 2019 e ottobre 2020.

La scatola nera è un apparecchio che può essere installata sui veicoli per scopi assicurativi; lsono dispositivi dotati di GPS in grado di registrare la posizione del veicolo ed altri dati utili alla ricostruzione dei sinistri (data e ora, stato del motore, velocità istantanea, etc.). La tecnologia permette inoltre di ricostruire la domanda di mobilità con il mezzo privato, in una determinata porzione di territorio, tramite l’analisi delle informazioni che caratterizzano gli spostamenti intesi come sequenze di punti, in forma in maniera completamente anonima e aggregata.

Il coefficiente di penetrazione delle apparecchiature sull’intero territorio nazionale è pari a circa il 2%; i dati utilizzati per le analisi sono relativi al mese di ottobre 2019.

L’utilizzo di questi dati rappresenta una grande opportunità, considerato il mutamento in corso delle abitudini della mobilità delle persone che sta vedendo una trasformazione accentuata dei “diari di spostamento” delle persone verso una caratterizzazione sempre meno sistematica e sempre più erratica e concatenata degli spostamenti.

Data Mobility mette a disposizione un confronto dettagliato presentato attraverso dashboard interattive, che mette in luce aspetti fortemente mutati e altri inaspettatamente rimasti simili tra la situazione pre pandemica e quella post, riferita al mese di ottobre 2020, che ha rappresentato un mese di tentativo di nuova normalità prima della seconda ondata.

Sono disponibili quattro dashboard: Analisi aggregate, Analisi singola città: Nord, Analisi singola città: Centro Analisi singola città: Sud.

La consultazione delle dashboard permette di ottenere informazioni interessanti per capire l’andamento della mobilità urbana, anche in relazione alle politiche da adottare per favorire una sua sostenibilità.

Ad esempio nelle dashboard che permettono l’analisi delle singole città, è possibile visualizzare la lunghezza media dei viaggi (Km), la loro durata e la velocità media. Quest’ultimo dato è interessante ad esempio considerando l’obiettivo delle cosiddette Città 30 (vedi Città 30 km/h: Bruxelles dall’1.1.2021).

Abbiamo provato ad esempio a vedere gli spostamenti interni ad un capoluogo (Firenze), riguardo alle tre dimensioni, da cui risulta che il 71% degli spostamenti è minore di 6km, con una durata media inferiore ai 15′ nel 62% dei casi ed una velocità media inferiore ai 30 km/h nel 90% dei casi.

Poi siamo andati a confrontare il dato relativo alla velocità media dei viaggi all’interno di alcuni altri14 comuni capoluogo di città metropolitana (ma è possibile anche ottenere gli stessi dati per gli spostamenti che vanno oltre i confini comunali).

Le Dashboard inderogabili

Di seguito le dashboard interrogabili incorporate in questo articolo, e quindi consultabili direttamente.

Nota metodologica

I database utilizzati per le analisi sono costituiti dai viaggi effettuati dai veicoli monitorati che attraversano le 14 città metropolitane italiane. I viaggi sono definiti come le traiettorie dei veicoli, ricostruite sulla base dei punti rilasciati dai dispositivi black box tra un punto di accensione e un punto di spegnimento. Due viaggi consecutivi sono aggregati se:

  • la sosta intermedia è di durata minore di 5 minuti su tutto il territorio;
  • la sosta intermedia è di durata minore di 30 minuti all’interno delle aree di servizio lungo la viabilità principale.

I coefficienti di espansione all’universo del campione monitorato sono stati ottenuti, per ogni ambito territoriale, dal rapporto tra parco veicolare circolante e campione monitorato “residente”. La residenza di un veicolo è determinata sulla base della quota di sosta notturna all’interno dei diversi comuni.

Gli indicatori sono presentati per componente di spostamento e si riferiscono a grandezze medie del giorno feriale del mese di ottobre per l’anno 2019 e 2020. In particolare, i KPI illustrati nelle Analisi aggregate (anche detti KPI di 1° livello) sono valutati rispetto agli spostamenti interni alla città metropolitana e interni al comune capoluogo, mentre i KPI illustrati nelle Analisi delle singole città (anche detti KPI di 2° livello) sono stati anche aggregati per le componenti di mutuo scambio e per le relazioni con il territorio nazionale.

Tale approccio si differenzia dall’analisi per veicolo in quanto, ad esempio, uno spostamento interno al comune capoluogo potrebbe essere stato effettuato da un veicolo residente in un comune non capoluogo della stessa città metropolitana. Volendo fare un esempio, analizzando una possibile catena di spostamenti giornalieri di un pendolare residente in città metropolitana che lavora nel capoluogo potremmo avere la seguente sequenza di spostamenti.

  1. da altro comune della città metropolitana a comune capoluogo (solamente interno alla città metropolitana);
  2. interno al comune capoluogo (Interno sia al comune capoluogo che alla città metropolitana);
  3. da comune capoluogo ad altro comune della città metropolitana (solamente interno alla città metropolitana).

Da questa considerazione, in particolare nella lettura dei KPI di 1° livello, consegue che:

  • l’analisi a livello di spostamenti interni alla città metropolitana sia più esaustiva in quanto risulta maggiore la quota di auto-contenimento;
  • i confronti tra indicatori vanno effettuati tra diversi ambiti territoriali congruenti fra loro (interni alla città metropolitana X / interni alla città metropolitana Y) o tra diversi periodi all’interno dello stesso ambito territoriale (2019 / 2020 per la città metropolitana X).

I KPI di 1° livello selezionabili sono:

  • Durata media dei viaggi: tempo medio di viaggio (calcolato in minuti);
  • Indice di sistematicità: rappresenta il tasso medio di sistematicità media dei viaggi. Per definire la sistematicità sono stati associati i punti di origine e destinazione a una griglia di quadrati di lato pari a 200 metri. Uno spostamento è tanto più sistematico quante più volte lo stesso veicolo compie un viaggio dallo stesso quadrato della griglia di origine allo stesso quadrato della griglia di destinazione. Sono state identificate, sulla base della frequenza di accadimento nel periodo di riferimento, 4 classi di sistematicità:
    • Viaggi sistematici (almeno 12 viaggi nel I periodo, almeno 4 viaggi nel II periodo);
    • Viaggi frequenti (tra 7 e 12 viaggi nel I periodo, 3 viaggi nel II periodo);
    • Viaggi regolari (tra 3 e 7 viaggi nel I periodo, 2 viaggi nel II periodo);
    • Viaggi erratici (meno di 3 viaggi nel I periodo, 1 viaggio nel II periodo);
  • Lunghezza media dei viaggi: distanza media di viaggio (calcolata in km);
  • Spostamenti giornalieri per veicolo: numero medio di spostamenti giornalieri per singolo veicolo;
  • Tasso di emissione: numero medio di spostamenti giornalieri su auto per abitante, ottenuto per ogni ambito territoriale di riferimento;
  • Tasso medio di utilizzo settimanale del veicolo: numero medio di giorni di utilizzo del singolo veicolo, da valutare rispetto ai 5 giorni feriali di una settimana;
  • Tempo medio di utilizzo giornaliero dell’auto: tempo medio di utilizzo del singolo veicolo durante la giornata (calcolato in minuti);
  • Velocità media dei viaggi: velocità media degli spostamenti (calcolata in km/h).

Ulteriori informazioni sulla nota metodologica

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