Energia Istat

I consumi energetici dei 107 comuni capoluogo di provincia e città metropolitana

I dati resi disponibili da ISTAT per il 2020 mostrano che il consumo totale di energia elettrica nel 2020 ha subito una flessione del 6% rispetto al 2019 – probabilmente per effetto della pandemia – attestandosi un po’ al di sotto dei 280mila GWh.

I dati regionali e provinciali

Nella tabella che segue il dettaglio di livello regionale e nelle mappe quello provinciale.

I dati dei comuni capoluogo di città metropolitana / provincia

Nei 107 comuni capoluogo di provincia e città metropolitana i consumi di energia elettrica nel 2020 ammontano a 67.455 GWh, pari al 24% dei consumi totali. Rapportando i consumi alla popolazione emerge che il consumo pro-capite medio dei 107 comuni capoluogo, è di 3.836 kWh.

Solamente 5 comuni capoluogo di città metropolitana si collocano al di sopra di questo valore, in particolare Venezia, Catania e Milano hanno consumi pro-capite superiori ai 4000 kWh / abitante, mentre Napoli, Messina, Palermo, Torino e Reggio Calabria non arrivano a tremila.

Fra i capoluogo di provincia spiccano alcuni indici di consumi pro-capite molto elevati, addirittura superiori a 7.000 kWh/abitante: Brescia, Vicenza e Arezzo. Al contrario Avellino, Caltanissetta e Cosenza ne registrano meno di 2.500.

In una logica di decarbonizzazione è importante capire quanto dell'energia elettrica consumata dai comuni è coperta dalla produzione degli impianti fotovoltaici presenti sul territorio dello stesso comune. I dati ISTAT mostrano come il dato medio del complesso dei 107 comuni capoluogo è del 5%, con una forbice ampia fra la media dei comuni capoluogo di provincia (8%) e dei capoluogo di città metropolitana (1,6%).

Nessuno dei comuni capoluogo di città metropolitana supera il 5%, le città che più si avvicinano a questa soglia sono Catania (4,7%) e Bari (4,2%). Milano, Genova, Firenze e Napoli non arrivano neppure all'1%.

Molto diversa la situazione nei comuni capoluogo di provincia, dove si hanno percentuali a due cifre in 28 comuni su 83, con 8 città che registrano più del 20%, Agrigento e Foggia più del 30% e Brindisi con il 46,6%.

L'ISTAT fornisce anche per i 107 comuni capoluogo i dati relativi ai ai consumi totali di gas metano (escluso quello impiegato per uso industriale e termoelettrico) sempre nel 2020. Complessivamente nei 107 capoluoghi sono conusmati 9 milioni e duecentomila metri cubi di gas metano. Il consumo pro-capite medio è di 524 m3 del complesso dei 107 capoluoghi. Un dato medio che varia significativamente se si prendono in considerazione i soli comuni capolugoo di città metropolitana (445 m3) o solamente quelli di provincia (613 m3).

Sia fra i capoluoghi di città metropolitana che di provincia si verificano differenze molto sensibili, con un numero di comuni che consumano metri cubi per abitante in misura considerevolmente sopra al dato medio, ad esempio Bologna fra i primi con 868 m3 ed Arezzo con 1402 m3.

Infine ISTAT pubblica il totale dei consumi elettrici e di gas metano nei 107 comuni capoluogo espressi in tep, cioè in tonnellate equivalenti di petrolio. I tep rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo.

Il dato nazionale dei 107 capoluoghi è di 75 tep / abitante e di 684 tep per chilometro quadrato. La media dei comuni capoluogo di provincia è di 87 tep / 100 abitanti e di 65 tep per i capoluoghi di città metropolitana.

Anche in questo caso alcuni comuni registrano valori più elevati, è il caso di Venezia e Bologna con più di 100 tep / 100 abitanti e più di trenta comuni capoluogo di provincia con valori superiori a 100 con Vicenza, Pavia e Padova che registrano valori superiori a 140.

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