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Trasporto pubblico a Firenze: venti anni di trasformazioni

In un precedente articolo abbiamo visto quanto la realizzazione della nuova rete tranviaria abbia rivoluzionato il sistema di trasporto pubblico a Firenze.

A seguito della segnalazione da parte di Pillole di tram, con cui collaboriamo, del post “Il tram di Firenze: i passeggeri trasportati sono pochi o molti?”, abbiamo pensato che potesse essere interessante ricostruire le trasformazioni che hanno interessato il trasporto pubblico fiorentino in questi anni duemila.

Le trasformazioni societarie

Il trasporto pubblico fiorentino è nato il primo giugno 1865, con Firenze Capitale d’Italia, prima con gli omnibus, poi con i tram a cavalli, a vapore e quindi elettrici. Nasce nel 1945 l’azienda municipalizzata ATAF (trasformatasi nel tempo prima (1977) in azienda consortile e quindi in soscietà per azioni, ma con capitale interamente pubblico, che continuerà a gestire il trasporto pubblico su gomma a Firenze e nei comuni limitrofi fino agli inizi degli anni duemila. Nel 2005 costituisce il consorzio ATAF&Li-nea con la società complementare Li-nea, nata alla fine degli anni novanta per gestire i servizi a domanda debole, quindio, nel 2012 il comune di Firenze scelse di scindere il ramo operativo dell’azienda, inerente alla gestione della rete autobus di Firenze, costituendo la società ATAF Gestioni, assegnata tramite gara ad un’associazione temporanea di imprese (ATI) composta da: Busitalia – Sita Nord, parte del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, (70%), CAP Autolinee (25%) e Autoguidovie (5%). Sotto la nuova proprietà privata ATAF ha continuato a gestire il servizio su gomma fino ad ottobre 2021, quando – a seguito di una gara pubblica – le subentra Autolinee Toscane.

La gara indetta nel 2014 dalla Regione Toscana per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico in tutto il territorio regionale (il cosiddetto lotto unico), aggiudicata ad Autolinee Toscane nel 2016, ha avuto un percorso assai travagliato di ricorsi in tutti i gradi di giudizio, e solamente dall’1.11.2021, appunto nell’area fiorentina ad ATAF&Li-nea sono subentrate Autolinee Toscane. Per tutto il periodo intermedio fra l’aggiudicazione della gara e l’effettivo passaggio di consegno i vecchi gestori hanno assicurato il trasporto publbico urbano sulla base di un “contratto ponte” e di “obblighi di servizio”.

Lo sviluppo dell rete tranviaria

Al contempo è andata avanti la progressiva estensione del servizio di trasporto pubblico su ferro, la rete tranviaria fiorentina, le cui basi erano state gettate negli anni novanta e che ha iniziato a vedere la luce con l’inaugurazione e l’inizio del servizio della linea 1 il 14 febbraio 2010, successivamente sono entrati in funzione altri ampliamenti (completamento della linea 1 e linea 2) e sono in corso i lavori per la variante verso Piazza San Marco e poi inizieranno i lavori per le linee 3 e 4, verso i quadranti nord-ovest e sud-est della città.

Cosa è cambiato nell’offerta di servizio al pubblico

L’indicatore che viene utilizzato per misurare la quantità di offerta di trasporto pubblico è il posti/km. Si tratta del numero di chilometri (a porte aperte, cioè con la possibilità di salire e scendere da parte dei passeggeri – vanno quindi depurati dalle cosiddette corse a vuoto effettuate dagli autobus per entrare in servizio provenienti dai depositi) effettuati dai mezzi (autobus, tram, ecc.) per la capienza di passeggeri di tali mezzi,

Per quanto riguarda il servizio di autobus a Firenze, gli unici dati disponibili sono quelli forniti da ISTAT, infatti ATAF non esiste più e Busitalia che ha gestito il servizio dal 2012 in poi non ha pubblicato alcun dato in proposito. Per quanto riguarda invece la tranvia, sono disponibili i dati puntuali dal 14 febbraio 2010 (data di inaugurazione della linea 1) fino al novembre scorso. Questo ci permette anche di pubblicare (vedi grafico sotto) anche il dettaglio mensile per tutti questi anni, dal quale si apprezza il progressivo incremento dei servizi svolti e anche una variazione molto contenuta in relazione al periodo estivo che tradizionalmente nel trasporto pubblico su gomma registra flessioni importanti nei periodi di chiusura delle scuole.

Al netto degli ultimi tre anni, il 2021 e 2022 per i quali ancora non sono disponibili i dati sull’offerta trasporto pubblico con autobus, e il 2020, anno cruciale della pandemia, nel quale c’è stata una forte riduzione nell’offerta di trasporto pubblico locale, soprattutto per quanto riguarda gli autobus, vediamo come nel tempo i servizi su gomma siano progressivamente incrementati dal 2000 fino al 2009, per poi progressivamente diminuire e poi sostanzailmente stabilizzarsi, in concomitanza con lo sviluppo del sistema tranviario. Questo, con l’entrata in funzione, prima della tratta aggiuntiva della linea 1 (Stazione SMN-Careggi) e poi di quello della linea 2 (Stazione SMN-Aeroporto Vespucci) ha incrementato sensibilmente l’offerta di trasporto pubblico. Nel 2019 ultimo anno prima della pandemia le due linee tranviarie contribuivano per più di un quarto al totale del servizio di trasporto pubblico urbano fiorentino. Al contempo l’offerta complessiva è incrementata del 6% rispetto a quella del 2009 (ultimo anno tutto su gomma, nel quale si era anche raggiunto il massimo livello dal 2000).

I viaggiatori trasportati

Il calcolo dei passeggeri trasportati comporta una certa aleatorietà, considerato che normalmente si basa sui titoli di viaggio (biglietti e abbonamenti venduti) e stabilendo per essi un coefficente moltiplicatore, ad esempio un biglietto di corsa semplice equivale ad 1 viaggiatore, un abbonamento mensile può valere 60, 70, 100 viaggiatori, dipende dalle stime stabilite dalle aziende di trasporto.

E' chiaro che occorrerebbe la massima trasparenza in materia e la massima disponibilità di dati. Purtroppo la realtà è molto diversa. Per quanto riguarda il servizio su gomma a Firenze, come per i posti/km l'unica fonte attendibile disponibile è costituita dai dati ISTAT (che arrivano all'Istituto dai comuni che a loro volta li ricevono dalle aziende di trasporto). Considerato che nel periodo in questione le variazioni nelle aziende sono state notevoli (vedi paragrafo sopra), e in assenza di informazioni sulla metodologia di calcolo, i dati sui viaggiatori trasportati devono essere assunti con cautela. In particolare segnaliamo il dato del 2018 per il quale risulta un incremento notevolissimo rispetto all'anno precedente ed a quello successivo e con una variazione nell'offerta di servizio che non giustifica questa "impennata".

Per quanto riguarda i viaggiatori della tranvia le informazioni, anche in questo caso, sono disponibili in dettaglio dal primo giorno di funzionamento del servizio nel febbraio 2010 al dicembre 2022). Come per i posti offerti, proponiamo l'andamento mensile dal febbraio 2010 al novembre 2022.

Come per i posti/km anche per la valutazione dei viaggiatori trasportati, possiamo prendere a riferimento il 2019, ultimo anno precedente alla pandemia, nel quale complessivamente risultano piuù di 112 milioni di viaggiatori, con un incremento di ben il 31% rispetto all'ultimo anno senza tranvia (il 2009) allora gestito da ATAF interamente di proprietà pubblica. Se i passeggeri degli autobus sono stati nel 2019 meno 7.800.000 rispetto al 209, quelli della tranvia sono stati 34.500.000, quindi con un saldo netto di più 26.730.000, viaggi che presumibilmente il trasporto pubblico ha acquisto da altre forme di spostamenti, in particolare quelle con i mezzi privati.

Il gradimento dei fiorentini

Oltre alla valutazione quantitativa data dai passeggeri trasportati è naturalmente importante anche il grado di soddisfazione di un servizio. ATAF a metà degli anni novanta aveva realizzato un articolato Sistema di Ascolto per valutare il gradimento e misurare la qualità del servizio erogato. (Il Sistema di Ascolto ATAF, in Qualità Leva di sviluppo dei servizi, 1995). L'azienda che gestisce il sistma tranviario fiorentino, Gest del gruppo RATP, affida ogni anno ad una società specializzata una indagine sulla soddisfazione dei cittadini nei confronti del sistema tranviario. Anche in questo caso sono disponibili i risultati delle indagini effettuate dal 2011 al 2022. Al contrario per i servizi di autobus dal 2012 in poi non è stato possibile reperire informazioni in merito.

A gennaio 2023 anche il Comune di Firenze ha svolto una indagine campionaria per conoscere l'opinione dei fiorentini sul sistema tranviario. Secondo i risultati di questa ricerca (vedi sotto la presentazione completa), oiù di tre quarti dei fiorentini hanno provato il tram, sia pure con frequenze piuttosto differenziate.

A coloro che utilizzano la tranvia è stato chiesto quale mezzo utilizzavano in precedenza e il 54% di questi usava mezzi privati (auto/moto). Il giudizio complessivo sul mezzo è ampiamente positivo, con l'87% che assegna un voto di 4 o 5 in una scala Sto arrivando! 1 a 5.

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