Qualità dell'aria

Aria più pulita in città

Una “guida per i cittadini” che indica 11 punti fondamentali e già sperimentati in tante città europee che hanno portato a migliorare la qualità dell’aria, la sicurezza stradale e più un generale l’ambiente urbano.

La qualità dell’aria delle nostre città difficilmente costituisce un tema che guadagna l’attenzione dei media, dell’opinione pubblica e del dibattito politico.

Eppure l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non smettono di ricordarci che ogni giorno respiriamo inquinanti che certamente non fanno bene per la nostra salute. L’OMS stima in sette milioni l’anno le morti premature a livello mondiale per l’esposizione agli inquinanti atmosferici.

Certo, come è stato evidenziato anche in occasione della recente presentazione delle nuove Linee Guida OMS i problemi sono maggiori nei paesi meno sviluppati che utilizzano maggiormente combustibili fossili solidi.

Tuttavia anche in Europa la situazione, nonostante i miglioramenti intervenuti, sono ancora troppo elevate le percentuali di persone esposte a valori di inquinanti, come il PM2,5 superiori ai valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana.

Quota della popolazione urbana dell’UE esposta a concentrazioni di inquinanti atmosferici superiori agli standard UE e agli orientamenti dell’OMS nel 2018-2019

L’esposizione al particolato fine provoca malattie cardiovascolari, tumori ai polmoni e altre malattie che portano a decessi prematuri. Le particelle più piccole sono particolarmente insidiose perché più facilmente si insinuano nell’apparato respiratorio e quindi nel sistema circolatorio.

L’attenzione è particolarmente centrata sul rispetto dei limiti di legge, che derivano dalle Direttive dell’Unione Europea, ma questi limiti (adottati in Italia con il D.Lgs. 155/2010 in attuazione della Direttiva 2008/50/CE) sono il frutto delle pressioni di stakeholder diversi e hanno tenuto conto delle situazioni più arretrate presenti in particolare all’epoca nei paesi dell’Europa orientale.

Infatti, per la maggior parte degli inquinanti si rispettano i limiti di legge ma non i valori raccomandati dal’OMS per tutelare la salute con le Linee guida adottate nel 2005. Anche se il nostro Paese, in realtà, è incorso in diverse procedure di infrazione per il non rispetto neppure dei valori previsti dalle norme europee.

Le nuove Linee guida presentate il 22 settembre 2021, propongono valori ancora più cautelativi e sono il frutto di studi approfonditi che hanno coinvolto centinaia di esperti, e sono quindi fondate su evidenze scientifiche certe.

Non a caso un centinaio di società scientifiche a livello internazionale hanno sottoscritto un appello accorato chiedendo ai governi di attuare drastiche politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Il confronto, per quanto riguarda l’Europa, si concentra sul processo decisionale nell’ambito dell’Unione Europea per adottare una nuova Direttiva che fissi nuovi limiti, il più possibile coincidenti con i valori proposti dall’OMS.

In ogni caso è estremamente importante tutto quanto è possibile fare per sensibilizzare l’opinione pubblica della rilevanza di questi temi, affinché i cittadini-elettori possano a loro volta fare in modo che la questione entri nell’ “agenda” politica, diventando una priorità per gli amministratori pubblici, sia a livello nazionale che locale.

Come per altri problemi sociali, anche per la qualità dell’aria non esiste una sola soluzione, come se si disponesse della bacchetta magica di Mago Merlino o Harry Potter. Non bisogna mai credere agli imbonitori che assicurano di avere in tasca “La soluzione”. I problemi sociali sono complessi e richiedono soluzioni complesse. La qualità dell’aria delle nostre città ed i fattori che la determinano (riscaldamenti mobilità in primis) non fa certo eccezione.

La maggior parte delle aree urbane italiane ha origine nel Medioevo, con centri storici caratterizzati da strade strette e tortuose. In ogni caso, occorre sempre partire dalla consapevolezza che gli spazi per la mobilità e per la sosta sono “finiti”, limitati, quindi è indispensabile pianificarli, regolarli, gestirli. Non è possibile non governare la mobilità e la sosta, lasciando che si crei una “giungla” del traffico, senza regole, in cui prevalgano i prepotenti. L’istantanea del suv fermo in doppia fila con il motore acceso davanti ad una scuola è la quintessenza dell’idea di città da cui fuggire.

Per muoversi nelle nostre città si possono utilizzare autoveicoli, motoveicoli, biciclette, monopattini (tutte forme di trasporto individuale, che può essere anche condiviso) oppure con mezzi di trasporto collettivo, di vario tipo: ferrovia, metropolitana, tranvia, autobus (con vari tipi di trazione); e poi, infine, esiste anche la mobilità pedonale, la forma più antica di spostamento.

Ebbene, in una città – nella quale gli spazi da dedicare alla mobilità – sono limitati, è fondamentale che questi siano organizzati e regolati, in modo razionale. Questo significa abbandonare definitivamente l’idea che le città debbano essere a misura d’auto, come è accaduto per decenni nel secolo scorso. (Vedi “Un tram chiamato desiderio”)

Occorre compiere delle scelte, inizialmente anche impopolari, e tenere la barra diritta, mostrando come sia possibile concretamente cambiare la qualità della vita delle nostre città.

Il ruolo della società civile è essenziale e per questo segnalo con piacere una iniziativa di Cittadini per l’aria, una associazione che opera in Lombardia ma che ha creato una rete a livello nazionale, che ha recentemente prodotto una “guida per i cittadini” indicando 11 punti fondamentali e già sperimentati in tante città europee che hanno portato a migliorare la qualità dell’aria, la sicurezza stradale e più un generale l’ambiente urbano.

Ecco i temi proposti dalla guida:

  • Percorsi ciclabili
  • Depavimentazione e aumento del verde in città
  • Zone a traffico limitato
  • Città a 30 km/h
  • Strade scolastiche sicure
  • Riduzione delle auto in sosta
  • Campagne di informazione sulla qualità dell’aria
  • Trasporto pubblico su corsie preferenziali
  • Non più impianti a legna, pellet e gasolio
  • Mobilità condivisa e superciclabili
  • Attenzione al greenwashing!

“Il futuro è nelle tue mani”, questo l’appello dell’associazione che invita i cittadini a non sottovalutare mai la forza delle proprie parole, azioni e voto. Ogni cittadino può far valere le proprie idee per costruire una città migliore e più sostenibile.

Contribuire attivamente alla città che vorremmo e aiutare a creare una nuova mentalità, dove le persone e l’ambiente si riprendono il posto che meritano: al centro dell’attenzione delle politiche cittadine.

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3 thoughts on “Aria più pulita in città

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