Qualità dell'aria SNPA

La qualità dell’aria nel 2022 in Italia

Abbiamo visto in più occasioni, come il monitoraggio della qualità dell’aria nel nostro Paese sia effettuato dalle agenzie ambientali regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano, che compongono – insieme ad Ispra – il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che da qualche tempo fornisce anche un servizio di previsioni per tutto il territorio nazionale.

I dati rilevati poi confluiscono a livello europeo nella banca dati gestita dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), ed in precedenti articoli abbiamo visto i risultati relativi a tutte le stazioni di monitoraggio europee nel 2021 riguardo a PM10, PM2,5 e NO2. In precedenza poi avevamo visto gli stessi dati (PM10, PM2,5, NO2) per un periodo temporale più ampio (2001-2020).

Ora SNPA ha pubblicato il riepilogo relativo al 2022 per tutte le stazioni di monitoraggio italiane, per i medesimi inquinanti ed anche per l’ozono.

Vediamo in dettaglio il quadro che emerge dai dati SNPA, utilizzando anche le mappe interattive che permettono di visualizzare i dati delle singole stazioni di monitoraggio. La Fonte dei dati è SNPA l’elaborazione grafica interattiva è Ispra. (vedi anche Note metodologiche)

PM10

Il primo valore fornito è quello relativo alla media annuale. Possiamo confrontare questi valori con alcuni riferimenti:

  • 15 µg/m3: valore indicato dalle Linee guida OMS del 2021 da non superare per la tutela della salute umana;
  • 20 µg/m3: valore limite indicato dalla Commissione Europea, nella proposta di revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria (e nelle LG OMS del 2005), da attivare a partire dall’1.1.2030;
  • 40 µg/m3: valore limite stabilito dalla Direttiva Europea vigente (Direttiva 2008/50/CE) e recepita dalle attuali normative nazionali.

Il valore limite annuale previsto dalla normativa in vigore, pari a 40 µg/m³, è stato superato in due sole stazioni su 561 (pari allo 0,4% dei casi), tuttavia è facilmente osservabile (purtroppo non è ancora disponibile la funzione che permetta di scaricare i dati e quindi di dimensionare gli intervalli relativi ai valri valori rilevati) come il numero di stazioni di monitoraggio che rilevano valori inferiori a quelli raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana sono veramente molto poche e che, invece, quelle che al momento superano i limiti proposti (al 2030) dalla Commissione Europea nella nuova Direttiva sono in gran numero.

SNPA segnala come nel 2022 sono stati registrati superamenti della soglia di 20 µg/m³, individuata nella proposta di direttiva come limite da raggiungere entro il 1 gennaio 2030 nel 66% delle stazioni, con superamenti diffusi ed estesi a tutto il Paese, con le sole eccezioni della provincia autonoma di Bolzano e della Basilicata.

Il valore limite giornaliero (50 µg/m³ come media giornaliera, da non superare più di 35 volte in un anno) è stato superato in 113 stazioni, pari al 20% dei casi. In particolare, i superamenti sono diffusi nelle regioni del bacino padano sia negli agglomerati che nelle zone pianeggianti suburbane e rurali. Come noto nel bacino padano esistono condizioni meteoclimatiche e orografiche uniche, anche rispetto al contesto europeo, che favoriscono, in particolare nei mesi invernali, l’accumulo degli inquinanti in atmosfera e i processi chimico-fisici che determinano la formazione di particolato secondario.

Le Linee Guida OMS 2021 indicano un valore minore come limite giornaliero, 45 µg/m3, ed un numero massimo di tre/quattro superamenti in un anno. La proposta della Commissione Europea al 2030 recepisce l’indicazione per il limite giornaliero e indica un numero massimo di 18 superamenti in un anno di tale limite.

In questo caso la mappa interattiva ci permette di osservare le stazioni che rilevano valori che rientrano in quelli raccomandati dall’OMS (anche se per la verità il limite giornaliero è inferiore), ma non i limiti proposti dalla Commissione Europea al 2030 che saranno un valore intermedio rispetto all’intervallo indicato nella mappa. In ogni caso è possibile però visualizzare la situazione puntuale delle singole stazioni di monitoraggio. Inoltre SNPA segnala comunque che l’obiettivo per il valore limite giornaliero (45 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno) previsto dalla Commissione Europea al 2030 risulta superato nel 49% delle stazioni.

PM2,5

Il valore fornito è quello relativo alla media annuale. Possiamo confrontare questi valori a tre diverse soglie:

  • 5 µg/m3: valore indicato dalle Linee guida OMS del 2021 da non superare per la tutela della salute umana;
  • 10 µg/m3: valore limite indicato dalla Commissione Europea, nella proposta di revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria (e nelle LG OMS del 2005), da attivare a partire dall’1.1.2030;
  • 25 µg/m3: valore limite stabilito dalla Direttiva Europea vigente (Direttiva 2008/50/CE) e recepita dalle normative nazionali.

Il valore limite annuale previsto dalla normativa in vigore, pari a 25 µg/m³, è stato rispettato in quasi tutte le stazioni, 307 su 311 (pari al 98,7% dei casi). Quasi nessuna stazione di monitoraggio rileva valori inferiori al valore indicato dall’OMS per tutelare la salute umana.

Nella proposta al Consiglio di revisione delle Direttive Europee sono stati individuati come limiti da rispettare entro il 2030 il valore di 10 µg/m³ per la media annuale e la soglia giornaliera di 25 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno. A tale proposito SNPA osserva che nel 2022 la distanza rispetto a tali limiti, certamente più ambiziosi rispetto agli attuali, è notevole: sono stati registrati superamenti del futuro valore limite annuale nel 78,3% delle stazioni. L’obiettivo per il valore limite giornaliero (25 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno) risulta superato nel 53,3% delle stazioni.

NO2

Il valore fornito è quello relativo alla media annuale. Possiamo confrontare questi valori a tre diverse soglie:

  • 10 µg/m3: valore indicato dalle Linee guida OMS del 2021 da non superare per la tutela della salute umana;
  • 20 µg/m3: valore limite indicato dalla Commissione Europea, nella proposta di revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria, da attivare a partire dall’1.1.2030;
  • 40 µg/m3: valore limite stabilito dalla Direttiva Europea vigente (Direttiva 2008/50/CE) e recepita dalle normative nazionali.

Il valore limite annuale di legge, pari a 40 µg/m³ come media annua, è stato rispettato in larga parte del paese (594 stazioni su 609, pari al 97,5% dei casi). La totalità dei superamenti è stata registrata in stazioni di traffico, localizzate in importanti aree urbane: Torino, Milano, Bergamo, Genova, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo. Sono davvero molto poche le stazioni di monitoraggio con valori inferiori a quello raccomandato dall’OMS.

Nella proposta al Consiglio di revisione delle Direttive Europee sono stati individuati come limiti da rispettare entro il 2030 il valore di 20 µg/m³ per la media annuale e la soglia di 50 µg/m³ per la media giornaliera, da non superare più di 18 volte in un anno. A tale proposito SNPA osserva che nel 2022 la distanza rispetto a tali limiti, certamente più ambiziosi rispetto agli attuali, è notevole: sono stati registrati superamenti del possibile futuro valore limite annuale nel 42,5% delle stazioni in tutto il territorio nazionale.

Ozono

Nel 2022 l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (OLT) previsto dalla normativa vigente è stato rispettato solo in 37 stazioni su 328, pari all’11,6% delle stazioni con copertura temporale sufficiente; l’OLT è stato superato per più di 25 giorni in 187 stazioni (57%).

Mentre sono stati quasi del tutto assenti i superamenti della soglia di allarme (oltre 240 µg/m³ come media oraria, verificatisi in una sola stazione su 328), numerosi e diffusi sono stati i superamenti della soglia di informazione (180 µg/m³), in particolare nelle regioni del bacino padano e in alcune stazioni in quota. I livelli più alti, a causa dei complessi meccanismi che regolano la formazione di questo inquinante, si verificano nelle zone suburbane e rurali sottovento alle masse d’aria provenienti dalle aree maggiormente antropizzate.

Nella proposta di direttiva viene indicato come nuovo obiettivo a lungo termine il valore di 100 µg/m³ per il 99° percentile delle medie massime giornaliere calcolate su otto ore, che coincide con il valore di riferimento OMS (in pratica sarebbero ammessi non più di tre superamenti del valore di 100 µg/m³). Attualmente tale livello è largamente superato in quasi tutte le stazioni di monitoraggio del territorio nazionale (301 stazioni su 329 pari al 91%).

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